stufara.jpg
PERUGIA - ''Voglio mettermi in viaggio per scoprire cosa c'e' altrove, qualunque cosa sia. Sento che la maggior parte dei pesci adulti si lamentano della vita senza senso che stanno conducendo. Chi sogna una cosa, chi un'altra. Ecco perche' non voglio continuare come loro. Voglio invece scoprire se e' possibile vivere in un mondo diverso anziche' nuotare da una parte all'altra del ruscello fino alla vecchiaia''. Racconta sotto forma di metafora i desideri e le aspirazioni di molti migranti che lasciano il loro paese per conoscere nuovi orizzonti la favola ''il Pesciolino nero'' di Samad Behranghi, la cui traduzione in italiano e' stata presentata stamani a Perugia ad un gruppo di bambini della scuola Fabretti del capoluogo umbro. Erano presenti - e' detto in una nota della Regione - l'assessore regionale alle politiche sociali, Damiano Stufara, l'autore Ramin che ha curato la traduzione, la pittrice Atusa Nurmohammadi cha illustrato il testo realizzato con la collaborazione della Regione Umbria e del Cesvol. ''La favola tratta con delicatezza tematiche molto forti e di grande attualita''', ha detto l'assessore Stufara rivolgendosi ai bambini''. ''Vale veramente la pena - ha proseguito - leggere queste pagine e mi auguro che presto il testo arrivi nelle scuole''. ''L'Umbria - ha spiegato - e' caratterizzata da una presenza significativa di cittadini migranti soprattutto tra i bambini delle scuole. Siamo tra i primi nel nostro paese per presenza di bambini non italiani tra i banchi e cio' porta a considerare questa una regione accogliente, ma determina anche problematiche tipiche dei grandi processi di cambiamento''. L'assessore - continua la nota - ha aggiunto che ''senza il supporto dei migranti molti settori dell'economia italiana non potrebbero reggere, tra questi la cura delle persone anziane e non autosufficienti''. ''Certo - ha aggiunto - esiste la difficolta' del confronto e incontro di culture che diventa difficile tra adulti mentre si attutisce nelle scuole tra i giovani. Un motivo in piu' per affrontare queste tematiche con le nuove generazioni proprio in un momento in cui aumentano le manifestazioni di razzismo. E' impensabile che una cultura possa primeggiare sualtre e proprio per questo e' importante il confronto con gli altri. Come ha fatto il protagonista di questa storia - ha concluso - che era alla ricerca costante della liberta', voleva spezzare i luoghi comuni ed era sempre disponibile al sacrificio per il prossimo''. ''L'Italia ha dato molto a noi - ha detto da parte sua Ramini - ma anche noi possiamo dare qualcosa a questo paese''. Condividi