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di Maurizio Troccoli Si espande il perimetro industriale umbro. La parola d'ordine è internazionalizzazione. Dopo aver consolidato un fatturato di 36,5 milioni di euro, nel 2007, Meccanotecnica Umbra da ossigeno ai propri piani industriali ed acquisisce il controllo della società svedese Hunnseal Ab. L’azienda di Campello sul Clitunno (Perugia), leader nel mercato delle tenute meccaniche per pompe idrauliche, che trovano applicazione in particolare nella produzione automobilistica e degli elettrodomestici, punta sull'internazionalizzazione, rafforzando la propria posizione sui mercati esteri. Alberto Pacifici, presidente della Meccanotecnica s.p.a., che vanta una occupazione diretta vicina a 350 dipendenti, ed esporta circa il 50 per cento della propria produzione, ha messo in rilievo come “l’operazione, perfezionata con l’attiva collaborazione di Intesa San Paolo e Cassa di Risparmio di Spoleto, sviluppi il processo di internazionalizzazione da tempo già avviato dalla sua azienda, con la realizzazione di unità produttive in Brasile ed in Cina. L' integrazione produttiva delle due aziende – ha aggiunto Pacifici – sarà il nostro nuovo obiettivo che rappresenta un'adeguata risposta alle esigenze dei nostri clienti come Fiat Group, Psa, Vw, G.M., Electrolux, Merloni - Indesit, Ingersoll Rand, Itt Flyght”. L’azienda che entra a far parte del Gruppo Meccanotecnica ha sede in Landskrona (Malmoe), occupa 40 dipendenti con un fatturato di 6 milioni di euro ed è affermata nella produzione, tecnologicamente evoluta, di sistemi di tenuta meccanica per usi speciali, settore complementare alla attuale gamma di prodotti della Meccanotecnica. Con i suoi manufatti, utilizzati in particolare nell’industria chimica, petrolchimica, farmaceutica, cartaria e per centrali elettriche e nucleari, la Hunnseal Ab è presente principalmente nei mercati del Nord Europa, con sviluppi in corso in Canada ed Usa. Rilievo particolare assume, altresì, l’utilizzazione dei prodotti della Huinnseal negli impianti off-shore del più grande bacino di estrazione di gas e petrolio di Lufeng, nel mare della Cina meridionale. Un'altra preziosa pedina si aggiunge allo scacchiere made in Umbria, puntando ad un rinnovato piano industriale. E' il “Gruppo Angelantoni” di Massa Martana: dal primo gennaio ha acquisito la proprietà della Steril, ramo d'azienda della società americana Foster Wheeler Italia, con circa 6 milioni di euro di fatturato, che si aggiungono alle performance positive dell'azienda umbra già consolidata all'estero, con stabilimenti in Francia, Germania, Cina ed India. Steril, noto marchio italiano da oltre 40 anni che opera a Mazzo di Rho nell'interland milanese, è un’azienda leader in Italia nella produzione e commercializzazione di cappe a flusso laminare e di speciali isolatori per la protezione dell'operatore e del prodotto da elementi contaminanti, all'interno delle aziende farmaceutiche, centri di ricerca batteriologica o chimica, laboratori, ospedali e in genere a tutela della salute. Steril è presente sui principali mercati europei con una propria rete di agenti e distributori e conta ora di espandersi anche nei mercati orientali grazie alla forte presenza del Gruppo Angelantoni in quei paesi. Il Gruppo Angelantoni conta, al proprio interno, circa 750 persone e produce un fatturato di 130 milioni di euro. E' attivo nel campo della produzione di apparecchiature di test per il settore auto ed aerospazio (camere climatiche, simulatori spaziali, banchi prova per autoveicoli e componenti auto, vibratori elettrodinamici) e nel settore biomedicale e del laboratorio. Recentemente il Gruppo Angelantoni è entrato nel comparto delle energie rinnovabili, producendo i tubi ricevitori delle centrali solari termodinamiche (progetto Archimede), oltre che moduli fotovoltaici a concentrazione. "L’acquisizione di Steril - ha spiegato Gianluigi Angelantoni, amministratore delegato del Gruppo omonimo - rientra in una strategia tesa all'ampliamento della gamma dei prodotti biomedicali e da laboratorio. Le cappe a flusso laminare e gli isolatori di Steril sono il logico completamento della nostra gamma di ultracongelatori, incubatori e apparecchiature frigorifere per la sanità, l'industria e la ricerca”. Condividi