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PERUGIA - Rilancia da Perugia il suo grido d'allarme sulle conseguenze dei tagli della finanziaria sulle casse dei Comuni italiani, l'Anci nazionale che, con il vicepresidente, Fabio Sturani, ribadisce anche la ''forte contrazionedell'autonomia finanziaria'' dei comuni stessi, tornando a ventilare l'ipotesi di non presentare i bilanci 2008 se il Governo non tornera' sui propri passi. Nell'assemblea dell'Anci dell'Umbria di oggi pomeriggio a Perugia, cui hanno preso parte una sessantina tra sindaci ed assessori comunali di altrettanti comuni, Sturani (intervenuto al posto del presidente dei Comuni italiani, il sindaco di Firenze Leonardo Domenici) ha chiesto al Governo di ''mantenere gli impegni presi'' con i Comuni stessi, ''a partire da quella restituzione integrale dell'Ici sulla prima casa che tale non e', perche' di 3,2 miliardi di euro complessivi ne verranno restituiti soltanto 2,8''. Questo creera' ''grossi problemi di cassa ai comuni, che si vedrebbero dunque costretti a tagliare i pagamenti e ad agire, in senso generale, soltanto dal lato delle uscite''. Ma, per Sturani (che ha escluso ''visioni di parte su questo versante, perche' problemi c'erano stati anche con il Governo Prodi''), nel complesso della manovra economica ''si dimostra miopia politica quando non si capisce che lo sviluppo potra' ripartire soltanto dalle citta'. Quindi i Comuni, dopo aver rimesso a posto i propri conti, ora chiedono anche garanzie per attuare investimenti''. Dopo l'intervento di Sturani si e' aperta la discussione. A coordinare i lavori e' il presidente dell'Anci regionale, Paolo Raffaelli. Condividi