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TERNI - Dopo un anno di indagini il pm Elisabetta Massini è arrivata ad una conclusione: a suo parere molte cose non sono andate per il verso giusto per quanto riguarda la gestione dell’inceneritore ASM e ne ha perciò disposto il sequestro ipotizzando ben tredici presunti reati di natura ambientale per i quali saranno sentiti lo stesso primo cittadino di Terni, Paolo Raffaelli, ed insieme a lui altri otto fra amministratori e tecnici dell’azienda ai quali sono state notificate altrettante informazioni di garanzia. Si tratta di misure gravissime che hanno amareggiato e colto di sorpresa sia il sindaco Raffaelli che il presidente dell’ASM Porrazzini. Il primo ha reagito – come si legge in una nota diramata da Palazzo Spada – convocando immediatamente la Giunta comunale per esaminare con urgenza la situazione assai delicata che si è venuta a determinare, e poi ha pensato bene di informare della cosa anche il prefetto di Terni, Sabatino Marchione, per coinvolgerlo sul da fare, perché sono in gioco sicurezza e qualità urbana. Porrazzini ha invece informato il sindaco dell’avvenuto sequestro degli impianti (il provvedimento è stato esteso alla stazione di trasferenza e a quant’altro ad essa connesso), misura che di fatto paralizza il sistema di trattamento e di smaltimento dei rifiuti di Terni. “Affrontiamo questa nuova prova - ha commentato Raffaelli - con coscienza limpida e consapevole convinzione di aver tutelato gli interessi, la salute e la qualità della vita della nostra comunità. Ora, quando dopo un anno, un anno intero di verifiche, di proroghe, di stillicidio di informazioni, si arriva a questo esito, malgrado la enorme mole di contro deduzioni poste in essere, esito per me, per il presidente Porrazzini e per gli altri amministratori assai amaro, la questione che consideriamo centrale, prima ancora della nostra doverosa difesa, è evitare che il primo effetto del provvedimento sia rendere impossibile il funzionamento del servizio di trattamento dei rifiuti nella città di Terni e per i Comuni collegati. Ripristinare l'efficacia del servizio - ha concluso - è la priorità assoluta e per questo ho sollecitato l'intervento del prefetto con cui mi sono sentito telefonicamente e che vedrò in giornata”. Condividi