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PERUGIA – La Giunta regionale dell’Umbria ha adottato la proposta del nuovo Piano sanitario regionale 2009-2011, trasmessa ora al Consiglio regionale per l’esame e la definitiva approvazione. “L’adozione del documento - sottolinea l’assessore regionale alla Sanità Maurizio Rosi – che individua le scelte e le priorità fondamentali e identifica le esigenze di innovazione della legislazione sanitaria regionale, avviene al termine della fase di concertazione istituzionale e sociale, che ha interessato le varie realtà regionali. Conclusa con la discussione al Tavolo generale del Patto per lo sviluppo, l’ampia fase di partecipazione ha registrato una coralità di consensi attorno alla proposta elaborata dall’esecutivo regionale, nella quale sono stati accolti suggerimenti e integrazioni emersi dal confronto”. Il documento ha valenza triennale ed è suddiviso in tre parti. La prima parte è dedicata ai valori alla base del sistema sanitario umbro, che mette al centro la persona e conferma la sua natura universalistica, senza distinzioni di genere, età, reddito, lavoro. Rinnova, inoltre, l’impegno a garantire l’equità di accesso ai servizi sanitari e sociali a tutti i cittadini, con particolare attenzione per l’accessibilità alle fasce socialmente, economicamente o culturalmente disagiate. La seconda parte definisce modello di governo, strumenti della programmazione e concertazione istituzionale e sociale. Per il modello organizzativo, con la semplificazione istituzionale introdotta dalla Regione attraverso la creazione degli Ambiti Territoriali Integrati (“Ati”) per la programmazione e gestione integrata di funzioni e servizi di livello sovracomunale, si definisce un impianto “a rete” fin dalla fase della progettazione, “garantendo, per il complesso regionale delle strutture, il raggiungimento dello standard di servizio prefissato e ottimizzando al tempo stesso l’organizzazione a livello aziendale”. La definizione di standard o modelli operativi, che terranno conto dei risultati dell’anno precedente e delle variazioni intervenute nel contesto, è affidata alla programmazione attuativa annuale. Aggiornamenti del Piano, modifiche e la definizione, in dettaglio, degli obiettivi da raggiungere saranno apportati nel rispetto delle compatibilità finanziarie relative al sistema della finanza regionale e in base al Documento annuale di programmazione (“Dap”). Nel documento, inoltre, si assegna all’Agenzia Umbria Sanità (“Aus”) il coordinamento dei piani aziendali e il monitoraggio degli interventi per garantire la coerenza della programmazione attuativa delle singole Aziende sanitarie rispetto al Servizio sanitario regionale. Condividi