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di Isabella Rossi Un cantastorie dei nostri giorni, un rapper maledetto. Un uomo scomodo dall'irresistibile fascino di ribelle tragicomico. Uno che non contento della denuncia sociale nelle sue canzoni dichiara di volere passare "ad un livello successivo dando vita a ciò che scrivo". Un Beppe Grillo musicale, insomma, con tutti gli annessi e connessi che questo comporta. Sin troppo facile liquidare con etichette da supermercato il fenomeno musicale in questione. Solo che chi ha assistito almeno una volta ad un suo spettacolo o ascoltato con attenzione un suo brano sa che Michele Salvemini, in arte Caparezza, è molto di più di tutto questo. Cominciando dai testi che, ritornello a parte, non sono esemplificabili ma al massimo parafrasabili e non si prestano pertanto a comunicazioni ipnotiche e orecchiabili, tarate per colpire a largo spettro. Per passare, poi, a tutto il resto appunto. Alla magia del suo palconoscenico ad esempio. Bizzarre creatrure sghembe, personaggi del mago di Oz, perdenti, vincenti sicuramente eroi che ballano e saltando inchiodano i fatti alle parole, ai suoni, ai gesti e alle atmosfere. Chiamati in causa o rappresentati in scena sono quei personaggi, quei motivi, quei miti moderni identificabili come autentici veicoli di cultura, anche minimi, che non si trovano nei libri dei licei ma che ogni giorno attraverso tivù cinema e multimedialità forgiano le menti, le coscienze,il senso estetico dei giovani e dei giovani dentro, fruitori della cultura giovanile. Non per niente ai suoi concerti accanto ai teenager ci sono papà quarantenni con il bimbo in spalla che recitano con implacabile memoria tutte i tortuosi passaggi che i testi del Capa nazionale impongono. Non per niente, infatti, "Habemus Capa" come recita il suo terzo album uscito nel 2006. Sul palconscenico di Caparezza tutto è movimento e riferimento e tutto è invenzione che scaturisce da oggetti semplici e singolarmente evocativi. I suoi concept sono "musical impegnati", teatri in musica che nascono da equilibri perfetti e accurato studio dei dettagli e dell'insieme, elavando il ragioniere di Molfetta, nonchè ex pubblicitario, ad ispirato artista del panorama multimediale e musicale contemporeaneo. Con il suo ultimo album "Le Dimensioni del mio Caos" è uscito, inoltre, anche il suo primo libro dal programmatico titolo "Seghe Mentali". Il concerto che si terrà marted' 25 novembre alle ore 21:00 al Palaevangelisti di Perugia, fortemente voluto dagli studenti della sinistra universitaria, è gratuito. Condividi