Manfroni.jpg
Maria Rita Manfroni, Capogruppo di Rifondazione comunista al Comune di Perugia, in una intervista rilasciata ad “Umbrialeft”, chiarisce e ribadisce il suo punto di vista e quello del suo Partito su alcuni temi di strettissima attualità. In prima piano ci sono due punti: il rapporto della sinistra della coalizione con il sindaco e la giunta comunale e la scelta di RC e di altre forze di salvaguardare e tutelare le fasce più deboli dei cittadini di Perugia. In un comunicato stampa dell’Intergruppo della Sinistra di pochi giorni fa, si esprime sorpresa e rammarico per il mancato coinvolgimento della sinistra della coalizione nelle scelte di politica fiscale dell’amministrazione comunale, apprese sulla stampa locale, e si chiede, contrariamente a tali scelte, la riduzione dell’ICI sulla prima casa ed un intervento concreto per la tutela delle fasce salariali più basse con un innalzamento dell’esenzione al pagamento dell’addizionale Irpef. Maria Rita Manfroni ora rilancia, soffermandosi in particolare sull’allargamento della “No tax area”, proposta cara a Rifondazione comunista già ai tempi della presentazione del bilancio di Previsione 2006. La capogruppo di RC ricorda: “In quell’occasione la giunta propose una fascia di esenzione fiscale per redditi non superiori ai 10.500 euro. Noi allora presentammo in consiglio comunale un emendamento che chiedeva l’innalzamento del tetto di tale fascia ai 12.500 euro, ritenendo che questa potesse comprendere ulteriori fasce di cittadini in difficoltà economica, come pensionati e lavoratori precari. Affermammo anche che le entrate mancanti conseguenti a tale innalzamento (circa 2 milioni di euro) avrebbero potuto essere compensate con il recupero dell’evasione fiscale della Tarsu (Tassa sui rifiuti solidi urbani). Il nostro emendamento non fu accettato". "Ebbene, oggi le cifre ci danno perfettamente ragione: infatti, mentre le previsioni della giunta per il bilancio 2007 contemplavano un recupero di tale evasione pari ad un milione di euro, il recupero in questione è poi risultato essere pari a 3 milioni di euro, quindi oltre le nostre stesse previsioni. Oggi chiediamo di nuovo, in totale sintonia con le organizzazioni sindacali, l’allargamento della “No tax area” e ribadiamo che il nostro emendamento era del tutto equilibrato e compatibile con il bilancio”. E chiarisce ancora più nettamente. “Noi riteniamo che i ceti sociali più deboli debbano essere tutelati dall’amministrazione comunale di Perugia, che, pur dovendo salvaguardare gli equilibri di bilancio, non può certo farlo ignorando le esigenze dei suoi cittadini: in tal caso sarebbe come amministrare un’impresa privata e non la cosa pubblica”. "Si tratta”, ribadisce la Manfroni, “di scelte politiche, e non sono state condivise con noi né dal sindaco né dalla giunta”. Altra vicenda sulla quale la capogruppo di Rifondazione comunista pone l’accento è quella relativa alla delibera di giunta presentata in II e III commissione consiliare congiunta la settimana scorsa e riguardante i servizi sociali per anziani e disabili; nel testo si propone che i servizi residenziali per anziani e disabili adulti siano a carico dei soggetti in questione o, in alternativa, delle loro famiglie. La proposta è stata respinta a maggioranza. Ancora una volta Maria Rita Manfroni esprime contrarietà alla proposta, sia nel merito che nel metodo. “Quando, per contenere le spese, si tratta di scegliere su temi così delicati e si rischia di penalizzare fasce di cittadini già deboli, non è accettabile che si eviti un previo confronto in maggioranza". "Invece”, sottolinea la Manfroni, “la giunta Locchi anche in questo caso non ha interpellato l’Intergruppo della Sinistra e dubito che abbia sentito anche gli altri consiglieri di maggioranza. Mancano, per il campo sociale come per gli altri settori dell’amministrazione, le verifiche della giunta con le forze politiche che la rappresentano sulle scelte importanti da fare per il futuro di Perugia. Non posso che trarne una considerazione: mi sembra che l’atteggiamento di autoreferenzialità del sindaco continui a contagiare anche la giunta!”. Condividi