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di Alberto Sabbatini* È inaccettabile pensare che un moderno ed efficiente, economico e ecologico, sistema integrato dei rifiuti dipenda dalla riproposizione di finanziamenti pubblici (CP6) all’incenerimento degli stessi. Rifondazione comunista di Terni pensa che l’unione Prodi e il parlamento bene abbiano fatto, con la finanziaria 2007, a destinare tali finanziamenti esclusivamente (come era sin dall’origine) alle autentiche fonti rinnovabili. Tutti sanno che i rifiuti diventano una risorsa, come nel resto di Europa, producendone a monte sempre meno; raccogliendoli con una seria condivisa radicale raccolta differenziata; immettendo nel mercato il massimo dei prodotti biodegradabili e riciclati; rendendo assolutamente marginale il ricorso alla discarica e all’incenerimento, utilizzando al tal fine incentivi e penalizzazioni economici e normativi. Per tutto ciò, proponiamo che la coalizione che governa l’Umbria, avvii subito un confronto con tutte le componenti politiche, sociali, associative, partecipato con le comunità, su tale impostazione. Per la nostra Provincia, all’interno di un contesto di affermata autosufficienza, con la discarica di Orvieto di valenza regionale, occorre impegnarsi ad un forte ed immediato incremento di raccolta differenziata, facendo di Terni davvero il polo dell’innovazione ambientale, favorendo sinergie economiche imprenditoriale pubbliche-private finalizzate alla determinazione di filiere produttive del recupero e del biodegradabile. È sul complesso di tale impostazioni che l’ASM dovrebbe svolgere un ruolo primario all’interno di un percorso di Multiutility ed questo il modo migliore per tutelarla e valorizzarla. Per questo riteniamo sbagliato tergiversare proponendo onerosi e improbabili revamping; occorre invece stare a pieno titolo e con tutte le garanzie all’interno del percorso autorizzatorio della Regione, che coinvolge tutti gli impianti esistenti, con la volontà e la forza di attuare un sistema che risponda sia alle e esigenze industriali ma soprattutto alla salubrità ed economicità delle comunità. Occorre quindi rideterminare quantità e tariffe dei vari conferimenti, trovando le reciproche convenienze, con l’obbligo per tutti del rispetto delle regole. Su questa impostazione sollecitiamo l’avvio di un confronto con la coalizione e con il Sindaco. *Federazione PRC Terni Condividi