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NOCERA UMBRA – Una vicinanza ai lavoratori a alle loro famiglie, colpiti dalla crisi dell’azienda Merloni, nelle parole come nei fatti. Questo hanno voluto dimostrare, per bocca della presidente Annina Botta, i consiglieri provinciali di Perugia che giovedì hanno scelto di svolgere i loro lavori in una delle città maggiormente colpite dalla vicenda, Nocera Umbra, nel giorno in cui la Provincia ha firmato con l’Inps provinciale l’accordo per l’anticipazione della cassa integrazione guadagni (Cigs) agli oltre 1.000 dipendenti. Alla riunione consiliare di ieri, aperta al pubblico, hanno preso parte rappresentanti istituzionali (i sindaci di Nocera Umbra, Costacciaro, Valtopina, Fabriano, Passignano, Gualdo Tadino), sindacali, delle associazioni di categoria e numerosi lavoratori. “La Provincia di Perugia – sono state le parole dell’assessore al lavoro Giuliano Granocchia nel riferirsi alla decisione di anticipare le risorse per la Cigs – su sollecitazioni esterne ha immediatamente ritenuto opportuno agire per tamponare questa situazione. E’ una risposta immediata che diamo alle tante famiglie duramente colpite da questa crisi”. Ma, come è opinione di tutti, aldilà di questo provvedimento che restituisce un po’ di ossigeno, la crisi permane e va seguita molto da vicino. Come ha spiegato a nome delle comunità locali il sindaco di Nocera, Donatello Tinti che ha invocato una forte azione sinergica tra le due regioni, “Occorre mettere subito in piedi una rete interistituzionale per interventi chiari sul territorio appenninico così tanto penalizzato”. Centrale rimane il problema del Piano industriale di rilancio dell’Azienda Merloni, rispetto al quale da più parti è salita la richiesta che venga presentato in tempi ragionevoli e contenga assicurazioni per la salvaguardia degli attuali presidi e livelli occupazionali. “Ai commissari che se ne stanno occupando – ha dichiarato l’assessore regionale alle attività produttive Mario Giovanetti – dobbiamo dare piena collaborazione, ma anche esercitare una forte pressione”. E a tal proposito Giovanetti ha informato dell’istituzione di due tavoli con il Governo, uno tecnico ed uno per la stesura di un accordo di programma da affiancare appunto al futuro Piano industriale. Di necessità di trovare risorse aggiuntive per far fronte a questa grande emergenza economica ed occupazionale hanno parlato il sindaco di Gualdo Tadino, Angelo Scassellati ed il rappresentante Rsu Luciano Recchioni, mentre Filippo Ciavaglia della Cgil ha riconosciuto la necessità di un intervento straordinario del Governo centrale in quanto “la Merloni – ha detto – è un grande mare aperto che può ingoiare anche tutto il sistema dell’indotto e delle imprese ad esso collegate”. Da parte suo il Consiglio provinciale, come ricordato in chiusura dei lavori di Botta, continuerà ad occuparsi della crisi Merloni, con un nuovo documento che potrebbe approdare in aula già nella prossima seduta, per sollecitare la presentazione del Piano industriale. Del documento ha dato notizia il capogruppo del Pd, Lazzaro Bogliari secondo il quale “non possono essere dimenticati neppure i lavoratori dell’indotto”. Bruno Biagiotti (An) ha invece ricordato come in Provincia si sia iniziato a votare ordini del giorno relativi alla Merloni da oltre un anno. “Il fatto che L’Ente sia dovuto intervenire con il proprio Bilancio potrebbe creare un precedente pericoloso in quanto sono numerose le aziende che in questo momento stanno attraversando momenti di crisi. In una situazione di difficoltà – ha continuato il capogruppo di Alleanza nazionale - occorre un discorso programmatico. Le istituzioni devono farsi carico di creare infrastrutture adeguate per permettere lo sviluppo nel territorio”. Di mancanza di investimenti in questa particolare zona di montagna ha parlato il capogruppo di Rifondazione Comunista, Guido de Prisco, domandandosi al tempo stesso “che fine abbia fatto il piano industriale visto che è dal 20 gennaio 2006 che si è iniziato a parlare di crisi di questa azienda”. Per De Prisco il problema è proprio la mancanza del piano senza il quale non si comprende cosa succederà da qui ai prossimi mesi. Per Stefano Ceccarelli (Pdci) servono “interventi mirati e la Provincia in questo riveste un ruolo strategico. L’obiettivo principale è garantire un reddito alle famiglie e per fare questo bisogna attivare il tavolo dello sviluppo”. Lorenzo delle Grotti (Pse) ha sollevato anche un altro problema per questo territorio: la ricostruzione post terremoto. “Con la fine di questa – ha detto – si dovrà fare i conti con i problemi occupazionali”. A seguire i lavori consiliari di Nocera erano presenti anche gli assessori provinciali Daniela Frullani e Carlo Antonini. Condividi