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“Se il documento sequestrato dalla magistratura a Terni è vero e comunque non è il frutto isolato di un funzionario che cerca di far quadrare cose che non quadrano, sarebbe un inquietante volta faccia dei vertici della Thyssen”. Lo dice il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino a proposito di un documento che sarebbe stato sequestrato dagli inquirenti e di cui parla il Corriere della Sera. Un documento apparentemente informale scritto in tedesco da un responsabile della ThyssenKrupp italiana e indirizzato ai capi in Germania per cercare di spiegare la situazione dopo il rogo del 6 dicembre a Torino e la morte di 7 operai. Nello scritto, sequestrato non si sa se nello stabilimento di Terni o nell'abitazione di uno dei 3 dirigenti italiani dell'azienda già indagati per omicidio e disastro colposo (il procuratore di Torino, Raffaele Guariniello, dice di non saperne nulla) si parla di una Torino storicamente culla di certo sindacalismo duro se non addirittura del terrorismo negli anni di piombo, di “condizioni ambientali” cittadine sfavorevoli al mantenimento dell'attività produttiva e questo anche prima della tragedia di dicembre. Inoltre si dice che gli operai sopravissuti e i compagni delle vittime “passano di televisione in televisione”, come fossero eroi, ma che per il momento non risulterebbe opportuno intraprendere nei loro confronti provvedimenti disciplinari, cosa che però si potrebbe considerare in futuro. Infine si fa anche riferimento alla situazione politica italiana quando si sostiene che il governo Prodi, che attraverserebbe comunque un periodo di crisi, potrebbe trarre vantaggio dalla grande attenzione posta dai media sul rogo di Torino per distrarre l'attenzione dei lettori e dei telespettatori ai problemi più urgenti del paese. Il sindaco Chiamparino ritiene comunque questo documento “non così importante in quanto potrebbe anche trattarsi dell'opera di una persona singola e quindi di un fatto in qualche modo limitato”, ma non nasconde comunque il suo disappunto: “Quando l'ad della Thyssen Italia Harald Espenhahn e altri suoi colleghi sono venuti da me hanno usato ben altre parole nei confronti della città e degli operai, bisogna capire ora se i pensieri contenuti in questa nota rappresentato il parere dell' azienda o di qualcuno in specifico”. “I riferimenti su Torino e sulla storia democratica e sociale, disegnata come una caricatura - conclude il sindaco - sono comunque ignoranti e strumentali, e quelli sui lavoratori della Tyssen di Torino gravissimi”. Condividi