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PERUGIA- ''Occorre un grande sforzo per aumentare le donazioni di sangue, per questo lanciamo con forza la nuova campagna di comunicazione invitando gli umbri, e in particolare i giovani, a non far mancare il loro contributo di solidarieta'''. E' quanto sottolinea l'assessore regionale alla Sanita', Maurizio Rosi, in occasione della presentazione della nuova campagna di comunicazione sociale per la donazione del sangue realizzata da Regione Umbria e Avis regionale, in collaborazione con ''Anci'' (Associazione dei Comuni italiani) Umbria, Asl e Aziende ospedaliere. ''In Umbria - rileva Rosi, che rivolge un ringraziamento all'Avis per il suo impegno nella raccolta di sangue - sono aumentate le donazioni, ma c'e' un fabbisogno di sangue elevato che va ricondotto alle eccellenze sanitarie delle strutture della nostra regione, che vogliamo mantenere, cosi' come tutto il nostro sistema sanitario regionale. L'obiettivo, seppur difficile, e' quello di puntare all'autosufficienza regionale di sangue. Sarebbe opportuno, in tal senso, uno sforzo corale per accrescere le donazioni periodiche''. ''Questa campagna di sensibilizzazione, che abbiamo intitolato 'La sottile linea rossa' - ha sottolineato, durante la presentazione, il presidente dell'Avis Umbria Gildo Moscoloni - si distingue per il messaggio che lancia: non solo l'invito a donare sangue, ma quello di compiere una scelta di vita, aderendo a un vero progetto salute. Una campagna che coinvolge tutti gli umbri, soprattutto i giovani, e che si avvarra' della collaborazione dei Comuni umbri, attraverso l'Anci, di Asl e Aziende ospedaliere, delle associazioni dei farmacisti, dei medici di base''. I l presidente dell'Anci Umbria, Paolo Raffaelli - riferisce una nota della Regione - ha osservato che ''si parte da un dato positivo, quello dell'incremento di piu' di mille unita' di sangue all'anno. Se c'e' un 'gap' fra il fabbisogno e il sangue donato, e' dovuto alla qualita' e all'eccellenza delle strutture sanitarie umbre, non a ritardi o insufficienze della regione. Come amministratori - ha proseguito - vogliamo strutturare modelli di solidarieta' che rafforzino, in modo permanente, la rete comunitaria. Per questo ci impegniamo a partecipare e sostenere le iniziative dell'Avis, anche attraverso la presentazione di ordini del giorno nei Consigli comunali che impegnano i consiglieri a farsi testimoni della promozione della salute e della donazione del sangue, scegliendo di diventare donatori periodici. L'obiettivo e' quello di arrivare, il prima possibile, a colmare il divario esistente, fino a giungere a un saldo attivo tra necessita' e raccolta. Un obiettivo ambizioso, ma perseguibile''. LA SCHEDA - In Umbria crescono i donatori di sangue, ma non si e' raggiunto lo stato di autosufficienza: crescono, infatti, ancora di piu' le esigenze del Servizio sanitario sia per la presenza di punti di eccellenza che attirano pazienti da fuori regione, sia per il crescente utilizzo della ''risorsa'' sangue nelle terapie rivolte agli ultrasessantacinquenni (che al primo gennaio 2007 erano 203.983, il 23,37 per cento della popolazione). Per il 2008, in base alla valutazione dell'Avis regionale, si stima che a fronte di un fabbisogno di 45mila unita', la raccolta del sangue si fermera' a 43.300, oltre 39mila delle quali garantite dall'Avis (circa l'87 per cento della necessita'). Nel 2007 - e' detto in una nota della Regione - le donazioni complessive in Umbria sono state 41.694 (di cui 37.255 da donatori Avis, poco meno dell'85% del totale) a fronte delle 44mila necessarie. Dal 1 gennaio 2008 al 31 ottobre 2008, le donazioni Avis hanno raggiunto il numero di 32.136 (nello stesso periodo del 2007 erano state 31.062). La media mensile, attestata su 3.214 donazioni, e' cresciuta, sempre in riferimento al periodo gennaio-ottobre 2007, quando la media mensile e' stata di 3.106 donazioni; l'aumento giornaliero e' di oltre 4 donazioni rispetto al 2007. Delle 32.136 donazioni, 30.548 sono state di sangue intero, 751 di plasma ed emoderivati, 837 i prelievi in aferesi. I donatori hanno un'eta' media intorno ai 45 anni, in prevalenza sono uomini. Nei primi dieci mesi di quest'anno, tra i donatori Avis, il picco maggiore di donazioni si e' registrato in ottobre (3.521), il piu' basso a giugno (2889). Quanto alle Asl di appartenenza, in percentuale l'incremento maggiore (4,33 per cento)nel periodo gennaio-ottobre 2008, rispetto allo stesso periodo del 2007, si e' registrato nella Asl 3 (che comprende, tra gli altri, i territori di Foligno e Spoleto), con una media regionale del 3,46 per cento. L'obiettivo e' quello di raggiungere un aumento del 5 per cento. Condividi