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Domani per i lavoratori della Antonio Merloni sarà un giorno importante. Nella sede perugina dell'Inps infatti, domani mattina a mezzogiorno verrà firmato il protocollo d'intesa tra Provincia di Perugia e Inps, per definire l'anticipo della cassa integrazione a favore dei lavoratori dei due stabilimenti della Merloni della provincia di Perugia. Lunedì in Giunta provinciale l'assessore Giuliano Granocchia aveva presentato i dettami dell'accordo con tanto di cifre con l'Inps. Un migliaio di lavoratori dell'Antonio Merloni avranno dunque un anticipo della cassa integrazione di 700 euro al mese, per tre mensilità. Denari che saranno messi a disposizione dalla Provincia e poi saranno rimborsati dall'Inps. Una sicurezza in più viste anche le ultime notizie, riportate da Umbrialeft, che provengono dall'universo in crisi della Merloni. Gli stabilimenti di Santa Maria e Maragone, nelle Marche, e quello di Gaifana in Umbria stanno lavorando attualmente su una commessa che però dovrebbe finire entro questa settimana. Il lavoro potrebbe proseguire per un'altra settimana ancora, dopo di che ''si naviga a vista'' hanno detto lunedì i tre commissari Massimo Confortini, Silvano Montaldo e Antonio Rizzi durante un incontro a Fabriano con il coordinamento nazionale delle Rsu, i vertici nazionali dei sindacati di categoria e i sindacati territoriali. In una situazione economica che è difficile in generale, le difficoltà del gruppo fabrianese rendono quasi impossibile programmare l'attività, con problemi di volta in volta legati a forniture, debiti, ordinativi cancellati. Difficile anche programmare le modalità di utilizzo della cassa integrazione. Il quadro inoltre è diverso tra le varie aziende: ad esempio la Tecnogas di Reggio Emilia - spiegano fonti sindacali -, ammessa alla legge Marzano successivamente, ''è in ritardo rispetto alle altre''. Tra le notizie positive, la ripresa dell'attività negli stabilimenti di Matelica e Sassoferrato. Ma la situazione attuale sconta - secondo i sindacati - ''i problemi della gestione precedente'' e, in particolare, il ritardo nella scelta di portare l'azienda in amministrazione controllata. Commissari e sindacati si incontreranno nuovamente il 15 dicembre. Condividi