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ROMA - Che la Lombardia sia una delle regioni a piu' alto indice di attrazione per la mobilita' sanitaria e' cosa nota. Quello che forse meno si immagina e' che il Molise sia una delle regioni a piu' alta mobilita', sia in entrata che in uscita, con quasi il 25% delle dimissioni. Sono alcuni dei dati che emergono dall'Atlante Era 2008 sulle schede di dimissione ospedaliera per usl, presentato oggi dall'Istituto superiore di sanita'. L'atlante sanitario fotografa ancora una volta il forte turismo sanitario presente nella nostra penisola, non solo da nord a sud, ma anche da est a ovest. Se complessivamente le regioni del Sud registrano il 20% del totale delle dimissioni di pazienti non residenti, nelle regioni del Nord il valore e' praticamente doppio (41%). Tuttavia, insieme al Molise, anche Umbria, Emilia Romagna, Abruzzo e Basilicata hanno una quota relativamente intensa di dimissioni di residenti extra-regionali, con un indice di attrazione che oscilla tra 12 e 15%. Molto basso invece l'appeal di Campania, Calabria e Puglia con un indice tra il 2 e 4%. La maggior parte dei 'viaggi' si fa per farsi curare malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo, come le artropatie, e quelle del sistema nervoso e organi di senso (10%), seguite dai tumori (10%). Per le altre patologie la mobilita' si attesta invece tra il 3 e l'8%. Ogni regione si mostra piu' attraente per alcune patologie. L'Emilia Romagna ad esempio per quelle osteomuscolari e del sistema nervoso, mentre in Umbria molto alto e' il valore riferito a traumatismi e avvelenamenti. In Molise c'e' un picco per le malattie del sistema nervoso e gli organi di senso, e i tumori per pazienti di sesso femminile. Condividi