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Rimane incerto il futuro della Antonio Merloni di Fabriano. Gli stabilimenti di Santa Maria e Maragone, nelle Marche, e quello di Gaifana in Umbria stanno lavorando attualmente su una commessa che però dovrebbe finire entro questa settimana. Il lavoro potrebbe proseguire per un'altra settimana ancora, dopo di che ''si naviga a vista'' hanno detto oggi i tre commissari Massimo Confortini, Silvano Montaldo e Antonio Rizzi durante un incontro a Fabriano con il coordinamento nazionale delle Rsu, i vertici nazionali dei sindacati di categoria e i sindacati territoriali. In una situazione economica che è difficile in generale, le difficoltà del gruppo fabrianese rendono quasi impossibile programmare l'attività, con problemi di volta in volta legati a forniture, debiti, ordinativi cancellati. Difficile anche programmare le modalità di utilizzo della cassa integrazione. Il quadro inoltre è diverso tra le varie aziende: ad esempio la Tecnogas di Reggio Emilia - spiegano fonti sindacali -, ammessa alla legge Marzano successivamente, ''è in ritardo rispetto alle altre''. Tra le notizie positive, la ripresa dell'attività negli stabilimenti di Matelica e Sassoferrato. Ma la situazione attuale sconta - secondo i sindacati - ''i problemi della gestione precedente'' e, in particolare, il ritardo nella scelta di portare l'azienda in amministrazione controllata. Commissari e sindacati si incontreranno nuovamente il 15 dicembre. Mercoledì sono in programma le assemblee nei vari stabilimenti, quella di Santa Maria sarà aperta anche ai lavoratori in cassa integrazione. Condividi