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PERUGIA - Con una mozione in due punti da discutere in Consiglio regionale a breve, Ada Girolamini (Uniti nell'Ulivo-Sdi) intende sollecitare la Giunta ad impegnarsi nei confronti del Governo nazionale e del Parlamento sull'iter di adozione dello Statuto europeo delle piccole imprese elaborato di recente dalla Commissione europea. Si tratta di uno strumento, precisa la Girolamini, che, in dieci punti, riduce i costi di gestione delle piccole imprese, semplifica gli adempimenti burocratici e ne favorisce la penetrazione sui mercati e di cui, in presenza di una crisi gia' denunciata dalle piccole imprese umbre, il Consiglio dovrebbe sollecitare l'adozione chiedendone l'inserimento nell'agenda del prossimo Consiglio europeo dell'11 e 12 dicembre. Le piccole imprese umbre, che coprono il 95 per cento del tessuto produttivo regionale, ricorda il consigliere, potranno godere di benefici essenziali, come l'Iva ridotta per i servizi in loco; riscuotere i corrispettivi entro 30 giorni; avviare nuove attivita' in una sola settimana; ridurre al 25 per cento i costi di funzionamento; espandersi sui mercati internazionali con procedure semplificate rispetto alle grandi aziende. Ada Girolamini - e' detto in una nota della Regione - fotografa la difficile situazione di questo comparto umbro parlando di ''scenario preoccupante''. ''Tre piccole imprese su cinque - spiega - non prevedono investimenti per il prossimo anno; quattro su cinque si aspettano di mantenere, se possibile, il livello occupazionale, ma escludono incrementi; cinque su cinque confermano che il costo del denaro ha raggiunto livelli pressoche' doppio nel proprio bilancio rispetto a due anni fa, a parita' di indebitamento e tutte indistintamente confermano di aver subito un incremento del prelievo fiscale, cosa che si riproporra' anche alla chiusura di questo esercizio''. In ragione di questa situazione e della crisi economica, la mozione presentata da Ada Girolamini, si propone di sollecitare l'inserimento del provvedimento relativo allo Statuto delle piccole imprese nell'agenda dei lavori del prossimo Consiglio europeo in programma per i giorni 11 e 12 dicembre 2008 e di ''aprire un tavolo di confronto propositivo con le associazioni e le imprese e le universita' per prepararsi alla piena attuazione del programma''. Condividi