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PERUGIA - No ai tagli di fondi e di personale, no alle privatizzazioni, no all’attacco ai principi della Costituzione sul diritto alla formazione e sulla libertà di ricerca. Sono queste le ragioni fondamentali alla base dello sciopero generale con manifestazione nazionale a Roma di domani di Università, Ricerca ed AFAM. La piattaforma dello sciopero indica i diversi aspetti di quella che è una vera e propria distruzione del sistema pubblico delle università, della ricerca, dei conservatori e delle accademie: taglio dei fondi, blocco della possibilità di assumere e attacchi all’autonomia si accompagnano con il disprezzo rivolto a quanti operano nelle diverse istituzioni. Università, ricerca, accademie e conservatori sono ricchezza del paese, per la sua cultura, per il suo sviluppo per la stessa democrazia. I fondi dedicati a tali settori, così come quelli per la scuola, non sono una spesa ed uno spreco, ma un investimento per il futuro dell’Italia, dei suoi cittadini e dei giovani. La riforma di questi settori è sicuramente auspicabile, ma richiede investimenti (non esistono riforma a costo zero o addirittura realizzate attraverso tagli) e condivisione. Anche dall'Umbria la partecipazione sarà massiccia. Quattro pullman sono gia' stati predisposti a Perugia, anche con la collaborazione della Cgil, altri partiranno da diverse citta' dell'Umbria. Lo ha riferito la sinistra universitaria-Unione degli universitari di Perugia. Molti - hanno spiegato i ragazzi - partiranno poi dalla stazione ferroviaria di Foligno, per raggiungere Roma in treno. Trenitalia, si e' appreso, non ha predisposto treni speciali, ne' tariffe agevolate, se non i consueti sconti generalmente previsti per le comitive. Prosegue intanto nel capoluogo umbro il programma di lezioni in piazza:fra le altre, il professore di diritto costituzionale Maurizio Oliviero terra' una lezione sull'art.34 della Costituzione e sul diritto allo studio domani, alle 11, in piazza della Repubblica. Condividi