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Gianni Megni è uno dei padri fondatori della sinistra nei territori dell'eugubino-gualdese. Uomo di cultura ma senza grandi titoli di studio, un pensatore che seppur devastato dalla malattia che lo rende oggi meno presente sulla scena politica. Scrive ad Umbrialeft per ribadire la sua voglia di unità, anche se partendo da una posizione quella di Comunista Italiano molto difficile in questo momento. Pillole di saggezza politica. N.B. di Gianni Megni A nome mio personalissimo e a nome dei Comunisti Italiani di Gualdo Tadino voglio salutare con estrema soddisfazione gli sforzi e il lavoro di unità che sono state capaci di mettere in campo nella nostra Città le forze politiche che si riconoscono nel progetto della Sinistra Arcobaleno. Le mie attuali condizioni di salute non mi permettono, come tanto vorrei, di dare un contributo più diretto, attivo e personale al percorso e al successo di questa grande scommessa per la sinistra italiana. Ciò che da altre parti in Italia e nella nostra stessa regione stenta ancora a decollare e a farsi movimento reale delle donne e degli uomini della sinistra e del movimento dei lavoratori, spesso anche e purtroppo in ragione di calcoli di bottega e di interesse, è invece nella nostra città una realtà oramai tangibile e forte. La stessa apertura della nuova sezione unitaria ci riempie di orgoglio e di fiducia. La puntuale e molteplice iniziativa politica, la qualificata presenza amministrativa ed istituzionale, la capacità di interloquire con la gente in carne ed ossa e di rappresentare il mondo del lavoro, con la costruzione di una forza unitaria della sinistra, costituiscono tutti elementi vitali per ridare vita ad una nuova stagione di partecipazione politica di massa di cui proprio la sinistra deve farsi carico e attraverso cui si deve rendere ancora più protagonista. Con l’intento soprattutto di restituire alle giovani generazioni lo spirito dell’impegno e della passione politica e civile. Le nostre grandi radici storiche, politiche e culturali non hanno nulla da perdere da tutto ciò se non il loro essere radici. Ma hanno un mondo da guadagnare, ritrovando alimento, linfa nuova e vitale, efficacia politica nella proposta nuova di una sinistra italiana, umbra e gualdese più forte ed unita che si cimenta con la modernità, le sue contraddizioni, le sue spaventose disuguaglianze e che ripropone una nuova centralità del lavoro e dei suoi diritti, un’attenzione forte all’ambiente e alle politiche pubbliche e sociali, una scommessa radicale su una politica e su una cultura della pace, una passione laica per le libertà civili. E’ con questo spirito che, per quel che posso e per quel che potrò, sono e sarò con voi, a spronarvi ancora perché il processo unitario e gli obiettivi che ci poniamo possano essere rapidamente ed ulteriormente conseguiti e consolidati senza tentennamenti e ritardi politicamente incomprensibili ed ingiustificabili da cui a Gualdo siamo fortunatamente al riparo in virtù della maturità degli stessi gruppi dirigenti della sinistra. Condividi