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Rosaria Parrilla PERUGIA - Soddisfatto ed emozionato Egildo Spada che, in occasione della XIV edizione di “Umbria Libri”, mostra mercato dell’editoria umbra, promossa dall’assessorato alla cultura della Regione Umbria, ha presentato la sua ultima fatica letteraria “In folio”, raccolta di poesie divisa in quattro sezioni ed edita da Guerra. A presentare il volume e l’autore, durante l’incontro che si è tenuto, sabato 8 novembre, all’interno della sala della Vaccara di Palazzo dei Priori, sono stati Brunella Bruschi, poetessa perugina e Luigi Maria Reale. Egildo Spada è noto soprattutto come presidente del consorzio Bim Nera-Velino, e infatti, tra il pubblico numeroso, non potevano mancare Gino Emili, sindaco di Cascia, Agnese Benedetti, presidente della Comunità Montana della Valnerina, il presidente dell’associazione Comuni della Valnerina, Angelo Gentili, e Angelo Aramini, responsabile del Servizio Turistico Associato della Valnerina. Quattro, appunto, le sezioni della raccolta: “Isole che vagano” una sorta di viaggio immaginario, “Stazioni” la passione di Cristo, la gogna e la crocefissione, “Incrostazioni e altro” la liberazione da ciò che non ci appartiene, e “Semenzaio” una sorta di angolo dove coltivare la speranza. Il professor Spada non è la prima volta che si cimenta nella poesia e, la sua produzione letteraria, riguarda anche saggi sulla storia e la tradizione dell’Umbria. “In folio”, infatti, fa seguito ai versi del 1981 e del 2005, e con questa nuova pubblicazione Egildo Spada offre il proprio punto di vista su temi come l’esilio, il passato, il tempo e la tradizione. Una poesia che non è ancorata ai luoghi in cui Spada è nato e vissuto, Poggiodomo, comune circondato dalla Valnerina nell’alta valle del torrente Tissino, che è stato l’oggetto di diverse pubblicazioni, così come la pratica della transumanza e il vocabolario dialettale della Valnerina. “La mia passione per la poesia è qualcosa di innato – ha sottolineato il professor Spada -. Credo che in ogni essere umano ci sia la predisposizione a questa forma letteraria, in qualcuno rimane dentro e non viene sviluppata, in altri, invece, emerge sempre di più fino ad avere un bisogno di lasciarsi andare alla scrittura e alla parola”. La poetessa Bruschi ha sottolineato come “la poesia di Egildo ha un linguaggio colto, raffinato, sostenuto, che si esprime in termini ricercati, dove possiamo notare e leggere neologismi, termini greci e latini, ma anche recenti”. Carlo Guerrini nella nota al testo scrive: “leggere la poesia di Egildo Spada è come vivere un’esperienza di confine, e non tanto nel passaggio fin troppo ovvio dal codice relazionale della lingua comune a quello irrazionale e analogico della lirica, quanto nell’attraversamento di un tempo e di uno spazio illimitati”. L’esordio come poeta del professor Spada risale al 1981, appunto, con “Sillabario”, a cui ha fatto seguito nel 2005 “Il ritorno”. “La partecipazione ad ‘Umbria Libri’, manifestazione articolata tra incontri d’autore, performance artistiche e musicali, dibattiti e confronti – ha aggiunto il professor Spada -, che hanno come location gli splendidi palazzi del centro storico del capoluogo umbro, rappresenta per me un importante riconoscimento”. Condividi