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Per il coordinamento circoli del Trasimeno, Oscar Monaco, segreteria provinciale PRC Mercoledì 29 ottobre si sono riuniti a Magione i rappresentanti dei circoli di Rifondazione del comprensorio del Trasimeno. All’ordine del giorno le iniziative politiche e le pratiche sociali da mettere in campo anche nel territorio del Lago in coerenza con la linea politica uscita dall’assise estiva di Chianciano che ha determinato la svolta a sinistra di Rifondazione. Innanzitutto la questione morale, il Prc sarà impegnato nella raccoltadelle firme per l’abrogazione del lodo Alfano che lacera il principioelementare dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge,stabilendo che qualcuno, guarda caso il capo del Governo, sia più uguale di altri. Aprono le danze della campagna referendaria antiberlusconiana i compagni di Panicale, che saranno impegnati lunedì mattina al mercato di Tavernelle, giovedì sarà la volta del circolo di Magione, cheraccoglierà le firme al mercato locale, mentre sabato mattina il Prcchiederà la firma contro il lodo Alfano a Città della Pieve e nelpomeriggio un banchetto sarà allestito nei pressi del centro commercialeAgilla di Castiglione del Lago. La svolta congressuale avrà anche nei territori la sua declinazionesociale, cosicché come già sta avvenendo a Marsciano o a Perugia, anchenei principali centri del Trasimeno come Magione e Castiglione del Lago, Rifondazione Comunista darà il via in tempi brevi alla costituzione dei GAP (Gruppi d’Acquisto Popolari), un’iniziativa quest’ultima che dovesperimentata sta già riscuotendo un notevole gradimento tra la gente,perché fondata sul principio della “pratica dell’obbiettivo”, ossia sulla costruzione di iniziative concrete che vadano oltre la mera denuncia,in questo caso del carovita, proponendo alternative immediatamente realizzabili. I presenti hanno inoltre messo l’accento sulla necessità per i circoli del comprensorio di riaggiornarsi a breve per la stesura di una proposta complessiva ed articolata per il territorio, che facendo tesoro anche dell’attuale esperienza di governo, metta in luce le peculiarità dei comunisti sulle questioni cruciali del lavoro, dell’ambiente e del modello di sviluppo. Se infatti il PD sembra non avere le idee troppo chiare nemmeno sul futuro delle amministrazioni locali, oscillando in maniera preoccupante tra una discussione tutta interna, e di scarsissimo interesse, sulla legittimazione dei propri gruppi dirigenti ed azzardate parabole su una possibile socialdemocrazia cristiana” (Galletti sull’Udc…), le comuniste ed i comunisti avvertono in maniera urgente la necessità di un confronto franco ed aperto ai cittadini che parta dai contenuti e dai fatti. Condividi