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Mario Fagotti, capo degli industriali umbri, non aveva ancora finito di esultare per i più che buoni risultati ottenuti dalle imprese umbre nel 2007 ed ecco che i "maligni" lavoratori metalmeccanici hanno pensato bene di rovinargli la festa tanto da strozzargli in gola il grido di esultanza con l'indigesto conto sotto forma del rinnovo contrattuale. Torneranno infatti a scioperare già domani in tutta Italia ed al loro fianco si è posta decisamente Rifondazione Comunista che in una dichiarazione congiunta del capogruppo regionale e segretario umbro, Stefano Vinti, e di Enrico Flamini, responsabile del lavoro per la provincia di Perugia, affermano che “un accordo non soddisfacente rappresenterebbe un passo indietro per l'intero mondo del lavoro e permetterebbe a Confindustria un ulteriore pesantissimo affondo su temi centrali come salario, orario e diritti”. Il rinnovo, sostengono i due dirigenti di Rifondazione, “rappresenta un punto centrale nella battaglia per la difesa dei diritti dei lavoratori in quanto, la piattaforma sindacale, presentata da Fim Fiom e Uilm affronta temi di carattere normativo, proponendo la riforma dell'inquadramento unico, la riduzione della precarietà del lavoro, la contrattazione e miglioramento degli orari, l'estensione dei diritti e il miglioramento delle condizioni normative delle lavoratrici e dei lavoratori”. Condividi