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E'stato confermato per lunedì 10 novembre lo sciopero nazionale di 24 ore dei trasporti pubblici locali e ferroviari, indetto dalle segreterie nazionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti, Ugl Trasporti, Orsa Trasporti, Faisa e Fast. "Lo sciopero - dice una nota del sindacato - sosterrà la vertenza per il Contratto unico della Mobilità, nel quale confluiranno per il rinnovo gli attuali Ccnl delle Attività Ferroviarie e del Trasporto Pubblico Locale, entrambi scaduti 31 dicembre 2007. Per i sindacati il Ccnl unico della mobilità è la sola risposta concreta che si può dare oggi alle crisi aziendali, alla mobilità sostenibile nelle aree metropolitane, alla tutela del lavoro e alla stabilizzazione dei precari e dei giovani. Per questo, in una fase di grave crisi economica, il mancato rinnovo dei contratti determina l'impossibilità di un'uscita governata dall'emergenza in atto". In provincia di Perugia saranno garantite le fasce orarie 6.00-9.00 e 12.00-15.00, mentre in provincia di Terni quelle 6.30-9.30 e 12.30-15.30 . Per quanto riguarda invece la Fcu le fasce garantite saranno dalle ore 5.45 alle 8.45 e dalle ore 11.45 alle 14.45. La circolazione di treni Fs infine sarà sospesa dalle ore 21.00 di domenica 9 novembre alle ore 21.00 del giorno dopo. Ma in questo autunno clado di protesta a scendere in piazza non ci sono solo studenti e lavoratori ma anche i pensionati. Saranno almeno 2mila infatti i pensionati che venerdì arriveranno da tutta l'Umbria a Perugia (già 22 i pullman organizzati) per manifestare insieme allo Spi Cgil per i “diritti di pensionati e pensionandi” e contro la politica economica e sociale del governo Berlusconi. “Ci mobilitiamo per difendere la nostra gente, le pensionate e i pensionati di oggi e di domani – afferma Graziano Massoli, segretario generale dello Spi-Cgil dell'Umbria – e infatti in piazza con noi ci saranno anche tanti lavoratori, le delegazioni delle varie categorie della Cgil e ci saranno gli studenti che stanno lottando per difendere scuola e università e che hanno il nostro pieno e totale appoggio”. Molto precise le richieste che i pensionati umbri porteranno in piazza: ridurre le tasse sulle pensioni; recuperare il drenaggio fiscale; estendere la 14esima mensilità alle pensioni oltre i 650 euro mensili; approvare la legge sulla non autosufficienza e individuare le risorse adeguate nella Finanziaria 2009; rendere esigibile il fondo regionale per la non autosufficienza; destinare più risorse a Comuni, Regioni, Province, per valorizzare la contrattazione sociale e territoriale per l'equità, la difesa della salute e le politiche sociali. “Dispiace – conclude Massoli – che in piazza con noi non ci siano anche Cisl e Uil, dato che le nostre rivendicazioni sono le stesse che erano alla base della piattaforma unitaria che abbiamo predisposto con loro. E non comprendiamo le polemiche apparse sui giornali in questi giorni, nelle quali si discute della nostra autonomia: a chi l'avesse dimenticato ricordiamo che durante il Governo Prodi lo Spi dell'Umbria ha organizzato con Cisl e Uil due grandi manifestazioni per raggiungere l'accordo del 23 luglio. Dunque, noi restiamo coerenti - conclude Massoli – e invitiamo tutti coloro che vogliono fare altrettanto a manifestare con noi per i diritti di pensionate e pensionati”. L'appuntamento è in piazza Italia alle ore 9.30 da dove partirà il corteo che attraverserà il centro storico di Perugia per confluire poi in piazza della Repubblica dove si terrà il comizio conclusivo di Carla Cantone, segretaria nazionale Spi-Cgil. In caso di pioggia però la manifestazione sarà spostata all'interno del Palasport Evangelisti a Pian di Massiano. Condividi