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Rifondazione comunista dell’Umbria condivide pienamente la piattaforma del movimento studentesco umbro che il prossimo venerdì 7 novembre darà vita ad un corteo di protesta contro i provvedimenti del ministro Gelmini riguardo scuola, università e ricerca. “Noi la vostra crisi non la paghiamo” è la parola d’ordine degli studenti di scuola e università dell’Umbria per la mobilitazione regionale, uno slogan che riassume molto bene il carattere innovativo e maturo del movimento studentesco che riempie le piazze di tutt’Italia in questo caldo autunno. Le mobilitazioni nelle scuole, nelle università, negli enti pubblici di ricerca sono riuscite a mettere in campo un movimento ampio e generalizzato, all’altezza della sfida che pone il governo Berlusconi: la lotta non è solo contro i disegni regressivi della Gelmini, ma si indirizza pure contro la passivizzazione, il conformismo e il tentativo dell’esecutivo di mettere in discussione la funzione sociale della formazione e della ricerca pubblica. Berlusconi lo fa in una logica ragionieristica e di tagli alla spesa pubblica, necessari a suo dire per affrontare la recessione e la crisi – mentre contemporaneamente finanza banche e speculatori finanziari – e il movimento dei docenti, delle scuole e delle università dice un no chiaro e consapevole. Rifondazione comunista ritiene completamente inaccettabile la controriforma del ministro Gelmini e per questo sosterrà le ragioni della manifestazione regionale studentesca di venerdì 7 novembre a Perugia, invitando tutti i suoi iscritti, i militanti e i simpatizzanti a scendere in piazza e contribuire alla riuscita della protesta dei giovani che chiedono che non venga “tagliato il loro futuro”. Stefano Vinti Presidente Gruppo Prc Condividi