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TERNI - I problemi inerenti la crisi della chimica in Umbria sono stati oggetto dell'incontro che si e' tenuto oggi a Terni, promosso dall'assessore regionale allo sviluppo economico, MarioGiovannetti. Hanno partecipato il presidente della Provincia di Terni, i sindaci di Terni e Narni, le segreterie provinciali di Filcem - Femca e Uilcem e le segreterie territoriali di Cgil, Cisl e Uil. L'assessore Giovannetti introducendo l'incontro - si legge in un comunicato della Regione - ha sottolineato come, a partire dalle singole situazioni aziendali, quella della chimica sia ormai una autentica crisi di settore. ''Va sottolineato - ha detto Giovanetti - come in un quadro di sostanziale indebolimento della presenza del manifatturiero, il polo chimico ternano-narnese resta uno dei presidi del settore in Italia che ha i suoi punti di forza nell'integrazione dei siti produttivi, nella innovazione e nella ricerca avanzata. Restano aperti, in un quadro di difficolta' internazionali ed interne - secondo l'assessore - fattori di debolezza legati soprattutto ai costi energetici ed alla scarsa liquidita' disponibile''. La chimica rappresenta da sempre - e' stato sottolineato durante l'incontro - uno dei motori fondamentali dell'innovazione e dello sviluppo in questo territorio e va pertanto perseguito ogni sforzo affinche' continui a rappresentare, a partire dalle eccellenze presenti, in particolare le produzioni della plastica biodegradabile, del lino e dell'alcantara, una risorsa certa per il futuro del territorio. E' stata quindi evidenziata la necessita' di ''un coinvolgimento pieno del governo nazionale che, unitamente alle istituzioni locali, a partire dall'aggiornamento della piattaforma presentata all'Osservatorio nazionale della chimica nel maggio 2007, metta a disposizione le risorse necessarie per un rilancio dell'intero settore''. In questo quadro, relativamente alla vertenza Yara, le istituzioni umbre chiederanno un incontro urgente al board della multinazionale norvegese per conoscere, in relazione alla scelta mai condivisa di dismettere il sito di Nera Montoro, gli interventi che la stessa multinazionale intende realizzareper favorire nuovi insediamenti produttivi ed il mantenimento dei livelli occupazionali. Non puo' essere accettata la logica della Yara che, dopo anni di sfruttamento del sito si possano chiudere le produzioni ed andarsene. Tutti i soggetti presenti all'incontro, vista la gravita' della crisi, hanno deciso di sollecitare al Governo l'apertura del ''Tavolo nazionale sulla chimica'' per un approfondito esame congiunto della situazione. Infine l'assessore Giovannetti ha annunciato una iniziativa per il 21 novembre che coinvolga anche il governo nazionale. Condividi