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NORCIA – Atteso da anni e presto realtà. Entro la fine della prossima primavera Norcia avrà un suo centro diurno socio-riabilitativo ed educativo per l’accoglienza di persone disabili. L’autorizzazione alla realizzazione della struttura è recentemente pervenuta al Comune di Norcia e alla parrocchia della Concattedrale di Santa Maria Argentea dalla Regione Umbria (con determinazione dirigenziale n. 11066 del 30/11/2007). “Non posso che esprimere viva soddisfazione per questo risultato – afferma il sindaco di Norcia e presidente dell’assemblea distrettuale dei sindaci dell’ambito territoriale n. 6 Nicola Alemanno – che avrà come finalità il benessere globale dei ragazzi disabili residenti nel nostro territorio e il miglioramento della loro qualità di vita. La nuova struttura – anticipa – sarà di appoggio e di sollievo per le loro famiglie e offrirà spazi educativi, riabilitativi, assistenziali e ricreativi, favorendo l’integrazione sociale”. Stessa soddisfazione è stata espressa dall’assessore comunale ai servizi sociali Andrea Fraschetti. “Questa autorizzazione – afferma – ripaga il grande impegno e il duro lavoro portato avanti in questi anni dai nostri uffici per assicurare a questo territorio una struttura in grado di rispondere pienamente alle necessità dei ragazzi disabili ma anche ai disagi e alle difficoltà dei loro genitori. Il centro, configurato quale spazio appositamente strutturato e pertanto idoneo a favorire il  processo di crescita e di integrazione sociale di persone disabili, fornendo loro valide occasioni per sviluppare e/o migliorare le capacità relazionali e i loro legami con la comunità di appartenenza – rimarca - sarà una vera ricchezza per questo territorio”. Il centro diurno, grazie ad un finanziamento di circa 65mila euro messo a disposizione dall’Arcidiocesi di Spoleto-Norcia, sarà realizzato in pieno centro storico. Il progetto, affidato all’ingegnere Fabio Iambrenghi, prevede infatti il completamento del piano terra dell’ex casa parrocchiale di Sant’Agostino. “Qui – descrive il progettista - su un unico piano privo di barriere architettoniche, di 200 metri quadrati complessivi, è prevista la realizzazione di un ingresso, di un locale refezione con angolo cottura, di un soggiorno, di un locale per il riposo, di due servizi igienici e di due locali accessori ad uso magazzino e centrale termica”. Il centro, così come stabilito dalla determinazione regionale, sarà per 20 posti. “Rispettando i tempi previsti dall’iter burocratico – afferma anche l’arciprete della concattedrale di Santa Maria, monsignor Mario Curini – il centro potrà dirsi completato già dalla fine delle prossima primavera. Alla sua costruzione farà quindi seguito la progettazione e la realizzazione di una casa famiglia, anche a scopo residenziale, al piano superiore dello stesso complesso di Sant’Agostino”. Condividi