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GUBBIO - I Rappresentanti della Accademie di Belle Arti storiche e legalmente riconosciute – ma non statali – di Bergamo, Genova, Perugia, Ravenna e Verona, riuniti a Gubbio in occasione della XXV Biennale di Scultura, rinnovano la viva protesta e il profondo stato di disagio per le condizioni economico-finanziarie in cui sono state costrette ad operare quotidianamente a causa degli insufficienti adempimenti degli Enti Locali e del Governo. Anche in vista della manifestazione di sciopero nazionale del Comparto dell’Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM) programmata per il 14 novembre, essi rilevano la perdurante assenza di risposte innovative e, comunque, concrete nei confronti della importante funzione formativa che le Accademie svolgono nei rispettivi territori e la necessità di un definitivo ed equilibrato riassetto per garantire progettualità nei programmi, dignità di insegnamento, diritto allo studio e continuità nella ricerca e nelle professionalità creative, che connotano e sono distintivo riconosciuto della cultura artistica italiana. La riduzione della spesa per l’Alta Formazione è assolutamente fuori luogo per quanto riguarda le Accademie di Belle Arti legalmente riconosciute, non statalizzate, e suona in modo beffardo per Istituzioni che da anni lavorano al limite della sopravvivenza, con i magri bilanci consentiti dal rapporto prevalente con gli Enti Locali, mentre resta inapplicata la Legge 508/99 da quasi un decennio. I sottoscritti, anche a nome dei Corpi e degli Organi accademici, dei docenti e degli studenti, esprimono tutta la loro preoccupazione per il perdurare di un simile stato di cose, chiedono un rapido confronto con il Governo allo stesso tempo in cui vegliano sul mantenimento degli impegni degli Enti Locali e impegnano gli interlocutori istituzionali e il Parlamento, che si è attivato in sede di Legge Finanziaria in forma largamente convergente fra i Gruppi parlamentari, a una definitiva soluzione legislativa a beneficio della formazione artistica e di un settore vitale e competitivo per innestare il contributo creativo necessario a mantenere e rilanciare le potenzialità di tanti giovani e l’immagine italiana nel Mondo. Condividi