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di Daniele Cibruscola Sulla riunione della Segreteria Nazionale – su temi di verifica e legge elettorale – svoltasi ieri a Roma, si è espresso oggi il Segretario Regionale del Prc, Stefano Vinti: “Le indicazioni scaturite dalle riunioni della Segreteria Nazionale di Rifondazione Comunista – ha dichiarato – sono pienamente condivisibili, adeguate alla delicatezza della fase politica , impregnate di spirito unitario. La centralità della ”questione salariale” è particolarmente avvertita in Umbria, dove i lavoratori ricevono mediamente salari e stipendi del 10% inferiori a quelli che si percepiscono nelle regioni del centro-nord del Paese. Per questo – ha poi concluso – le nostre proposte di un impegno straordinario del Consiglio Regionale dell'Umbria, anche attraverso la costituzione di una Commissione Speciale sulle condizioni del lavoro dipendente nella nostra regione, non è più riciclabile”. A seguire, la trascrizione integrale della nota rilasciata dalla Segreteria Nazionale: La segreteria nazionale del Prc si è riunita oggi a Roma per analizzare la ripresa politica del nuovo anno. Sono stati discussi in particolare i temi relativi alla verifica sull'azione di governo richiesta con grande forza dal Prc e alla necessaria riforma della legge elettorale. La condizione generale del paese, come confermano tutti i dati sull'andamento dell'economia, dall'inflazione agli indicatori della povertà, si fa sempre più pesante. Il punto dirimente si conferma quello di affrontare il problema di un'irrisolta questione salariale. Questo richiama innanzitutto il tema del rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro, rispetto al quale il Prc intende impegnars in maniera risoluta. Da questo punto di vista ribadiamo la nostra posizione in difesa dell'attuale struttura contrattuale fondata sul contratto nazionale. Le questioni del salario, delle tariffe e della precarietà sono sono le priorità sociali da affrontare in questo inizio anno. Sono necessarie misure urgenti. A cominciare dalla detassazione degli aumenti nei rinnovi dei contratti nazionali, la restituzione del fiscal drag, un piano di interventi generali sulla defiscalizzazione per i redditi da lavoro dipendente e – al contempo – l'armonizzazione della tassazione sulle rendite finanziarie ai livelli del resto d'Europa. Nell'ambito di queste priorità, il Prc intende promuovere un'iniziativa unitaria insieme a tutte le forze della sinistra al fine di predisporre un impianto di proposta comune in modo da connettere la questione dei salari-tariffe-precarietà con i temi relativi ai diritti del lavoro, i diritti sociali, i diritti civili, l'approvazione della nuova legge sull'immigrazione, le misure rgenti di riconversione ecologica dell'economia, l'iniziativa per la pace e l'impegno all'ascolto delle popolazioni locali. Su questo impianto intendiamo proporre e promuovere una grande campagna di massa nel paese. Sulla base di tale campagna e attraverso essa il Prc svilupperà inoltre la consultazione che è stata decisa dal CPN alla fine dello scorso anno. La direzione e l'esecutivo del partito, convocati per lunedì 14, discuteranno i temi concreti di questa piattaforma, della campagna di massa e della consultazione. Per quanto attiene invece la riforma della legge elettorale, riteniamo che occorra affrontare il tema apertamente nelle sedi parlamentari. Evitare il referendum è la priorità. Noi riteniamo che sia necessario e possibile adottare il cosiddetto sistema tedesco – voto proporzionale e soglia di sbarramento – rispetto al quale n parlamento ci sono le precondizioni per un consenso largo. E per questo ci battiamo. La bozza Bianco può rappresentare una significativa base di partenza, ma nel momento in cui vengano esplicitati il recupero nazionale dei resti e il voto disgiunto tra la parte uninominale e la parte proporzionale. Condividi