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PERUGIA - Fiera bagnata, fiera fortunata: anche quest'anno, come succede di frequente, la ultra secolare manifestazione perugina ha avuto il suo esordio umido. In verità il maltempo è stato abbastanza contenuto e quindi non ha influito più di tanto sull'affluenza del pubblico che, come vuole la tradizione, è accorso numerosissimo a Pian di Massiano, proveniente da tutta la regione ed anche da fuori. Ma anche in centro dove è stata dislocate una nutrita e qualificata rappresentanza di operatori, anche loro provenenti da molte parti d'Italia ed anche dall'estero, vista la presenza di stan in erappresentanza delle città gemellate con Perugia, che non hanno perso questa ghiotta occasione per esporre il meglio delle loro ravorazioni artigiane. ''E' una manifestazione che e' nel cuore dei perugini e che da piu' di sette secoli si svolge a Perugia'': e' con queste parole che il sindaco Renato Locchi ha tagliato il nastro, a Porta Nova di Pian di Massiano, della Fiera dei morti. Cerimonia alla quale hanno partecipato, fra gli altri, l'assessore allo sviluppo economico, Ilio Liberati, e il presidente del consiglio regionale, Mauro Tippolotti. ''Abbiamo riportato dopo oltre 30 anni - ha detto ancora Locchi - una sezione qualificata della fiera nel centro storico. Cio' e' stato possibile grazie al minimetro'''. Il sindaco ha poi sottolineato come Pian di Massiano sia diventata ''un'area completamente trasformata e migliorata rispetto a due anni fa''. E' seguita poi una breve visita tra gli stand. Subito dopo, il sindaco ha raggiunto piazza Matteotti, con il minimetro', per inaugurare anche la sezione di fiera del centro storico. ''L'augurio - ha detto in quella circostanza - e' che la fiera continui la sua tradizione ancora nei secoli e possa radicarsi in modo sempre piu' consistente anche in centro''. La fiera si concludera' mercoledi' prossimo. A Porta Nova (piazzale Umbria Jazz) sono presenti 516 espositori, mentre nel centro storico gli operatori sono 60, dislocati tra piazza della Repubblica, piazza Matteotti, viale Indipendenza (dalle scalette di Sant'Ercolano a piazza del Circo), via Oberdan e scalette di Sant'Ercolano. Condividi