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PERUGIA - Diminuiscono le compravendite immobiliari in provincia di Perugia ma i prezzi delle case restano sostanzialmente stabili. Segno - rileva un comunicato della Confcommercio - che il mattone continua ad essere un ''solido investimento''. E' quanto emerso oggi nel annuale convegno organizzato dal Fimaa, il sindacato provinciale agenti immobiliari aderente alla Confcommercio, dal titolo ''La crisi finanziaria e il mercato immobiliare come solido investimento''. Al centro del dibattito, uno studio presentato da Chiara Paoletti - in rappresentanza dell'Osservatorio Mercato Immobiliare dell'Agenzia del Territorio - commentato dal presidente Fimaa-Caip, Bruno Biagiotti. Nei primi sei mesi del 2008 la contrazione delle compravendite in provincia di Perugia e' stata del 19,91 per cento, dopo che nello stesso periodo del 2006 e del 2007 la crescita aveva invece sfiorato il nove per cento, in controtendenza con il resto del paese dove gia' il mercato era in flessione. Il mercato immobiliare a livello provinciale si e' pertanto riposizionato sui livelli del primo semestre del 2004, quando si realizzarono 3.725 compravendite. ''Il mercato immobiliare oggi e' piu' riflessivo e piu' selettivo'' ha detto Biagiotti. ''L'attuale situazione economica costringe le famiglie a fare i conti con disponibilita' piu' contenute e a misurare di piu' le proprie scelte di consumo. Nonostante questo - ha osservato - l'investimento immobiliare ha dimostrato di mantenere il proprio valore e continua dunque ad essere appetibile''. Nonostante l'84% degli umbri sia proprietario della propria casa un'altissima percentuale di questi, il 46%, avrebbe la propensione a cambiare l'abitazione per migliorare la propria condizione. ''Questo dato - ha detto Biagiotti - ci spiega perche' il mercato immobiliare e' oggi piu' selettivo. Il rallentamento ha interessato, infatti, il prodotto medio basso, mentre c'e' una spinta sostenuta verso il prodotto di qualita'''. Proprio per rispondere alle nuove esigenze espresse dalla domanda di qualita' degli umbri, Fimma e Ance hanno sottoscritto una convenzione regionale, illustrata nel corso del convegno, per l'attribuzione di un marchio di qualita' agli immobili, che possa contraddistinguere i diversi prodotti edilizi, tanto esistenti quanto di nuova costruzione. Il marchio prende il nome di Ciq, (Certificazione immobiliare di qualita') e verra' rilasciato soltanto a seguito dei controlli, svolti da soggetti esterni ed indipendenti, sulla reale caratteristiche progettuali ed esecutive dell'immobile. Le transazioni avvenute nella provincia nel primo semestre di quest' anno si sono concentrate (83%) in prevalenza nelle sei macroaree piu' rilevanti. Condividi