arresto2.jpg
PERUGIA - Pedinati e filmati dalla polizia per due settimane, mentre, incuranti dei passanti, vendevano indisturbati droga a giovani clienti, in quella che era ormai diventata una sorta di ''base operativa'' dello spaccio: il parco di Santa Giuliana. Quindici giorni di indagini culminate ieri sera con il blitz della squadra mobile di Perugia che ha portato all'arresto di 13 spacciatori nordafricani clandestini e al sequestro di 200 grammi di hashish. I particolari dell'operazione 'Piazza di spaccio' sono stati resi noti questa mattina in conferenza stampa dal questore di Perugia, Sandro Federico, e dal capo della squadra mobile, Giorgio Di Munno. Presente anche ilcapo di Gabinetto, Luigi Nappi, e il dirigente della criminalita' organizzata, Marco Chiacchiera. ''Una operazione chiesta e voluta dalla gente - ha spiegato il questore -, che ha segnalato al poliziotto di quartiere quanto accadeva giornalmente nella zona del parco di Santa Giuliana e che ha portato la squadra mobile ad entrare in azione''. Il questore ha definito 'Piazza di spaccio' un primo segnale dell'attivita' di contrasto alla droga ''che vedra' impegnata la polizia in maniera sempre piu' intensa'' per dare un risposta ai cittadini che chiedono sicurezza. Gli stessi cittadini che, ieri sera, hanno ringraziato gli agenti al termine dell'operazione che ha impegnato una cinquantina di uomini della mobile e i colleghi del reparto prevenzione e crimine arrivati da Roma. A finire nella rete degli investigatori tunisini ed altri nordafricani, di eta' compresa tra i 20 e i 30 anni, tutti clandestini. Dieci di loro sono stati arrestati per detenzione e spaccio di sostanzastupefacente mentre gli altri tre perche' inottemperanti ad un precedente provvedimento di espulsione dall' Italia. La polizia li ha bloccati quasi tutti al parco di Santa Giuliana mentre erano intenti a spacciare. Alcuni sono stati fermati mentre stavano prendendo il caffe' in due bar della zona. Segnalati come assuntori di stupefacenti anche una decina di giovani. Le indagini, che secondo gli investigatori hanno portato a scardinare una importate rete di spacciatori che riforniva perlo piu' giovani e studenti, sono state coordinate dai pubblici ministeri Claudio Cicchella e Giuliano Mignini. Condividi