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TERNI - Si e' conclusa con l'accertamento di oltre 300 mila euro di ricavi non denunciati al fisco e di una evasione dell'Iva per circa 60 mila euro un'indagine avviata nel novembre dello scorso anno dalla guardia di finanza di Terni nei confronti di un laboratorio clandestino per la produzione di capi di abbigliamento, gestito da una donna cinese di 39 anni, scoperto a Penna in Teverina. Gli accertamenti delle fiamme gialle hanno anche portato alla identificazione di commercianti italiani e cinesi che operavano soprattutto in Toscana e Lazio, ritenuti fornitori e clienti del laboratorio clandestino, e alla scoperta di un giro di fatture false. La vicenda aveva preso le mosse nel novembre del 2007quando nella zona dell'amerino era stata notata una forte presenza di cinesi, un movimento sospetto di furgoni, la presenza nelle scuole di bambini cinesi non ufficialmente residenti nella localita'. Dopo controlli, appostamenti e verifiche, gli uomini della polizia tributaria della guardia di finanza avevano fatto irruzione nel laboratorio sospetto. Condividi