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PERUGIA - Il presidente del consiglio delle autonomie locali dell'Umbria e sindaco di Perugia, Renato Locchi e il presidente dell'Anci umbra e sindaco di Terni, Paolo Raffaelli, si sono incontrati ''per un esame urgente delle conseguenze che avranno sulle autonomie locali umbre il decreto Gelmini sulla scuola approvato stamattina dal Senato e i radicali tagli finanziari e di risorse umane per l'Universita' che lo stesso ministro Gelmini annuncia di qui a sette giorni''. ''Proporremo agli enti locali umbri aderenti al Cal e all'Anci - affermano Locchi e Raffaelli in una nota congiunta - il rigetto delle linee di taglio e accorpamento delle scuole elementari, che in Umbria penalizzano soprattutto realta' periferiche e montane nelle quali i Comuni hanno investito risorse ingenti per fare delle scuole dei cardini di qualita' della vita. L'Umbria e' una regione che ha realizzato accorpamenti e che ha mantenuto le piccole scuole, con ingenti investimenti municipali, sono nelle realta' in cui queste erano effettivo presidio di cultura e socialita'. Siamo naturalmente disponibili a ulteriori miglioramenti, secondo logica e razionalita', ma ci opporremo a qualunque imposizione di taglio indiscriminato, penalizzante soprattutto per i piccoli centri di campagna e montagna. Facciamo nostro l'appello dell'Anci nazionale nel quale si sottolinea che la decretazione d'urgenza su una materia tutelata dalla Costituzione agli articoli 33 e 34 e' un attacco alle istituzioni locali, che hanno il diritto e il dovere di intervenire in materia. Per queste ragioni - concludono Locchi e Raffaelli - rigettiamo il diktat ministeriale che impone il commissariamento degli enti locali che entro il 30 novembre prossimo non avranno definito i piani di ridimensionamento delle scuole imposti dal ministero. La consideriamo una logica autoritaria che fa a pugni con i principi costituzionali dell'autonomia degli enti Locali e del diritto allo studio. Se del caso ricorreremo in tutte le sedi opportune e necessarie contro simili ingerenze''. Condividi