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E' stato istituito in Umbria l'Osservatorio regionale per l'adeguamento degli studi di settore alle realtà economiche locali. Il nuovo organismo, attraverso un costante monitoraggio dello scenario territoriale, avrà la funzione di individuare l’esistenza di specifiche condizioni di esercizio delle attività economiche in Umbria, al fine di garantire un uso degli studi di settore coerente con il contesto produttivo, fornendo elementi utili alla revisione e al miglioramento dell’applicazione degli stessi studi in sede di accertamento. Una presa di posizione nuova che potrebbe andare a sanare quelle situazioni di non equilibrio che si erano creati con quei vecchi studi di settore algidi e poco conformi alla realtà economica dell'Umbria. Infatti, moltissimi artigiani sono stati costretti a pagare tasse in più nonostante i loro introiti fossero nettamente minori da quelli previsti dal Governo. L’organismo è operativo dal 1° gennaio 2008 e sostituisce gli Osservatori provinciali di Perugia e Terni che sono stati soppressi. L'Osservatorio è presieduto dal Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate dell’Umbria, Carlo Palumbo, ed è composto da un rappresentante dell'Agenzia delle Entrate per ciascuna delle province di Perugia e Terni e dai rappresentanti delle categorie, degli ordini professionali, delle associazioni di categoria dell'industria, del commercio e dell'artigianato. Partendo dal presupposto che la realtà territoriale può incidere in modo significativo sulla capacità dei singoli soggetti di produrre reddito, l’osservatorio, attraverso lo scambio di informazioni tra i componenti e la costituzione di gruppi di lavoro, punterà a rendere gli studi di settore maggiormente rispondenti alle caratteristiche proprie dell’economia umbra. Una presa di posizione nuova che potrebbe andare a sanare quelle situazioni di non equilibrio che si erano creati con quei vecchi studi di settore algidi e poco conformi alla realtà economica dell'Umbria. Infatti, moltissimi artigiani sono stati costretti a pagare tasse in più nonostante i loro introiti fossero nettamente minori da quelli previsti dal Governo. Condividi