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Il rebus del reggiseno di Meredith sarà al centro dell'arringa difensiva degli avvocati di Raffaele Sollecito domani alla ripresa del procedimento davanti al Gup Paolo Micheli. E su questo reperto che sembra concentrarsi l'unico prova vera e indiscutibile della presenza di Sollecito - secondo la Procura - nella casa degli orrori di via della Pergola la notte dell'omicidio di Meredith Kercher. Per gli avvocati Luca Maori, Marco Brusco e Giulia Bongiorno quel gangetto del reggiseno sarebbe altamente inquinato in sede di studio del reperto: ci sono altre 10 impronte di sconosciuti più quella molto inconsistente riconducibile al loro assistito. Secondo il Pm Mignini, il reggiseno è stato strappato con forza nel momento in cui veniva pugnalata più volte al collo la ragazza inglese. E quindi sarebbe un reperto fondamentale per rintracciare uno dei killer. Condividi