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ROMA - Un fascicolo e' stato aperto al Csm sul processo per l'omicidio a Perugia della studentessa inglese Meredith Kercher in seguito all' esposto presentato da un'avvocatessa americana con il quale si chiede lo spostamento del processo negli Stati Uniti. La pratica e' stata aperta dal Comitato di presidenza di Palazzo dei marescialli ed assegnata per competenza alla Prima Commissione. L'apertura di un fascicolo sull'esposto dell'avvocatessa americana costituiva ''un atto dovuto'', spiegano a Palazzo dei Marescialli, come accade nei casi di denunce presentate al Csm da privati cittadini. La pratica pero' potrebbe essere presto destinata all'archiviazione; almeno se - come si e' appreso - la richiesta del legale statunitense e' solo quella di spostare il processo sull'omicidio di Meredith fuori dall'Italia. Una questione che non rientra nelle competenze del Csm, come spiega il presidente della Prima Commissione Ugo Bergamo. ''Non ho visto l'esposto - precisa subito il laico dell'Udc - certo, se si chiedesse lo spostamento del processo negli Stati Uniti si tratterebbe di una questione che non riguarda le competenze del Csm. Sarebbe, semmai, un conflitto di giurisdizione fra Stati, come accadde per esempio per la vicenda del Cermis. Comunque, aspettiamo di ascoltare quello che ci dira' il relatore del fascicolo''. A riferire sulla vicenda dovra' essere il laico di An Gianfranco Anedda, che in Prima Commissione si occupa di tutte le vicende riguardanti gli uffici giudiziari di Perugia. Condividi