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SPOLETO - Per il Comitato 23 Ottobre quello del Gup di Perugia non è stato un rinvio a giudizio qualunque, ma un rinvio a giudizio dai caratteri abnormi, un rinvio a giudizio per "una sentenza di colpevolezza". "Il 29 settembre a Perugia - scrive in un comunicato - il Giudice dell'udienza preliminare Ricciarelli, ha emesso una sentenza in cui rinvia a giudizio, Michele, Andrea, Damiano e Dario, per il reato di associazione sovversiva, 270 bis, per varie accuse specifiche mosse ai ragazzi di Spoleto, chiedendo un verdetto di condanna". A parere dello stesso Ciomitato, perciò, "Il Giudice è andato illegittimamente oltre i suoi doveri, oltrepassando di molto i confini del proprio ruolo. Ha di fatto istruito una sentenza di condanna indicandola ai giudici della Corte di Assise di Terni. In questo modo il tribunale di Perugia condiziona quello di Terni e tutto ciò non è affatto regolare". Convocando un incontro pubblico per il 24 ottobre (ore 16,30) presso il Comune di Spoleto (Sala dei Duchi) intende "enunciare con forza questo situazione e insieme sottolineare che il teorema dell'associazione sovversiva è tale e non trova alcun riscontro nei fatti e nella legge; inoltre ripetute e significative sentenze su casi analoghi ma con imputazioni per reati specifici molto più gravi, affermano proprio il contrario" "Infine - si legge ancora nel comunicato - vogliamo portare alla luce, sotto gli occhi di tutti, incongruenze ed errori, anche grossolani, sui presunti indizi relativi ai reati specifici, che i giudici finora si sono rifiutati di considerare e che messi insieme danno un quadro poco rassicurante su come hanno agito gli inquirenti e portano in modo ancora più forte a chiedere: Perchè l'operazione Brushwood ? A chi è servita ?". Condividi