I rischi di degenerazione della vita democratica sono ormai serissimi. Matteo Salvini interpreta e amplifica gli elementi di fascismo che percorrono da tempo la cultura di massa italiana. Certamente, non siamo di fronte alla riedizione del Ventennio. Troppo diversi sono i contesti sociali e le forze in campo. Siamo nel bel mezzo di un regime dell’era digitale, con tanto di manganelli mediatici. L’autonomia dei e tra i diversi poteri è travolta, mentre magistratura e informazione sono volgarmente sotto attacco. Le ultime grida del vicepremier leghista sui “pieni poteri” o la gaffe sull’evocazione della lira dimostrano simbolicamente quanto sia pericolosa la miscela tra sovranismi e populismi di destra. Ne ha parlato con parole alte e condivisibili il Papa di Roma Bergoglio. Articolo21 e l’Associazione per il rinnovamento della sinistra hanno lanciato l’ipotesi di una manifestazione nazionale per la difesa della Costituzione repubblicana e la democrazia. Dovremo valutare tempi e modalità in base alla crisi politica, pensando a delocalizzare sul territorio la mobilitazione, facendone il perno della campagna elettorale. L’antifascismo e l’antirazzismo sono valori sempiterni, mai negoziabili.

Vincenzo Vita
Presidente
Associazione per il Rinnovamento della Sinistra

Condividi