Pesticidi, OGM, e carni trattate con ormoni rischiano di arrivare sulle nostre tavole per colpa di un nuovo accordo commerciale fra Stati Uniti e Unione Europea, che escluderebbe il principio di precauzione. Verrebbero aggirate così le regole europee in vigore su pesticidi, sicurezza alimentare, Ogm e Nbt. Il negoziato TTIP (Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti) tra Stati Uniti e Unione Europea ha già scatenato una serie di reazioni da parte di sindacati, associazioni, consumatori e cittadini per le forti implicazioni normative e democratiche. Inoltre, un anno fa, il Parlamento europeo aveva negato il mandato negoziale alla Commissione sulle regole in materia di agricoltura e sicurezza alimentare.
Ma nonostante tutto, il tempo stringe per bloccare questo attacco alle regole europee, infatti è trapelata la notizia che il 18 marzo è previsto un 'mini-accordo'.
L’amministratore Trump sta esercitando forti pressioni per arrivare in tempi brevi alla chiusura dei negoziati, minacciando anche nuovi dazi su alcuni prodotti europei.
Ad aggiungere altri aspetti negativi, questo accordo potrebbe aprire la strada a nuove privatizzazioni in settori fondamentali. E si aggraverebbero ulteriormente le condizioni di vita degli animali destinati all’industria alimentare.
Considerate le gravi conseguenze dei cambiamenti climatici, il commercio dovrebbe tutelare l'ambiente e il contesto sociale. Infatti, bisognerebbe mettere in campo politiche agroalimentari che possano garantire un futuro buono e giusto per tutti. Per esempio la FAO e UNCTAD sottolineano l’importanza dei mercati locali, con progetti calibrati correttamente tra le risorse essenziali e i bisogni delle persone.
È necessario bloccare questo accordo commerciale anche perché avrà effetti pesanti sull'agricoltura italiana, oltretutto considerando che i fondi europei per il settore verranno ridotti.

Fosco Taccini

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