La Sinistra per Perugia giudica molto positivamente la manifestazione nazionale dei sindacati a Roma.

La ritrovata unione nella protesta contro le politiche del governo giallo-verde è stato un fatto significativo ed importante dopo sei anni di divisione e contrasti.

Inoltre la CGIL e il nuovo segretario Maurizio Landini sembrano aver dato al sindacato un’impronta nuova, una prospettiva politica dinamica e di forte discontinuità con il passato.

La partecipazione dei lavoratori è stata straordinaria, forse più del previsto: c’era, infatti, una aspettativa che proveniva da lontano.

Quel popolo ha mandato un segno inequivocabile agli attuali governanti e a quelli passati, che in parte erano presenti e che sono i responsabili con le loro politiche liberiste del disastro attuale e creato le premesse per la formazione dell’attuale maggioranza.

La piazza piena e festosa ha chiesto dignità, rispetto, lavoro, giustizia sociale, un cambiamento radicale anche nei confronti delle scelte del passato.

I lavoratori sono andati a Roma per affermare che non sono contro il reddito di cittadinanza o la quota cento delle pensioni, ne vogliono certo la restaurazione.

Ma hanno proposto di andare oltre e modificare nel profondo le decisioni del governo, insufficienti e in parte sbagliate.

Contestualmente hanno chiesto l’abolizione del Jobs Act, della riforma Fornero, dei voucher, mettendo in guardia sia sui pericoli della revisione costituzionale sia quelli derivanti dall’indebolimento della unità e solidarietà nazionale.

I sindacati hanno proposto al governo un tavolo di trattative per affrontare seriamente i nodi dello sviluppo sostenibile, delle infrastrutture, una vera riforma fiscale che combatta l’evasione e l'innalzamento degli stipendi e salari, una giustizia sociale con al centro la persona e il lavoro.

Secondo noi una piazza che merita rispetto, a cui il governo deve dare al più presto una risposta di dialogo e di cambiamento.

Uno sloga ripetuto ad oltranza è stata la punta di diamante della manifestazione: “c’è solo una razza, quella umana”. Noi crediamo che il grado di accoglienza delle persone in fuga dalla guerra, dalle malattie, dalla povertà dimostra la maturità e la democrazia di un popolo.

La Sinistra per Perugia ritiene che l’impegno a proseguire unitariamente la lotta senza preconcetti, assunto dai sindacalisti davanti al popolo, è un altro risultato che riteniamo significativo ed importante per cambiare gli obiettivi politici di questo governo e la sua politica economica.

Giuseppe Mattioli
La Sinistra per Perugia

 

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