di Giulietto Chiesa- PandoraTV.

"Nella realtà delle cosiddette civiltà occidentali la fonte della legittimità del potere non è affatto la volontà popolare. La volontà popolare è, nel migliore dei casi, uno dei fattori che contribuiscono, esprimendosi periodicamente con le elezioni, a determinare una parte degli indirizzi governativi.
Nelle elezioni, però (e valga pure l’esempio dell’Italia, tipico, per alcuni aspetti), entra in azione un molteplice sistema di pressioni, intimidazioni, esortazioni, falsificazioni, artifici legali e illegali, per cui la espressione della volontà popolare viene ad essere assai gravemente limitata e falsificata.
E il sistema opera nelle mani e a favore non solo di chi sta in quel momento al governo, quanto di chi detiene nella società il potere reale, che è dato dalla ricchezza, dalla proprietà dei mezzi di produzione e di scambio, e da ciò che ne deriva, incominciando dalla effettiva direzione della vita politica, sino alla immancabile protezione delle autorità religiose e di tutti gli altri gangli di potere che esistono in una società capitalistica." 
(Palmiro Togliatti, Su "Nuovi argomenti").

A volte, tuttavia, come nel caso nostro attuale, la volontà popolare si fa strada in modo prepotente e inatteso.

Per impedire che essa diventi il fattore decisivo 
vengono messi in azione, da parte della classe dominante, 
strumenti di emergenza.

È quello che accadrà.

Dunque occorrerà che coloro che guidano la volontà popolare, coloro che l'hanno stimolata, si rivolgano al popolo, chiedendo ad esso un aiuto suppletivo, una mobilitazione speciale.

Contro l'emergenza dei nemici occorre chiedere l'emergenza al popolo.

Condividi