Come era facilmente prevedibile, un conto è fare propaganda demagogica nelle piazze, tutto promettendo, un altro prendere sagge decisioni quando si parte da visioni parziali e alternative dei problemi da affrontare concretamente nella realtà regionale.
Questo è riscontrabile facilmente nelle esternazioni avventate sia dell’assessore ai trasporti che della Presidente della giunta.
Le dichiarazioni del nuovo assessore Enrico Melasecche sulla ventilata sospensione del servizio del Freccia rossa a favore di un piano che favorisse i collegamenti verso Roma e Firenze, come imposto da Matteo Salvini in conferenza stampa, piuttosto che rafforzare la tratta Perugia -Milano, non solo ci preoccupano molto, ma rischiano di compromettere gli obiettivi positivi raggiunti con questo servizio.
Dopo le innumerevoli e giuste proteste, le dichiarazione ulteriori della presidente Tesei, in parte contraddicendo le prime, confermano per ora il servizio, senza, però, nessuna garanzia che questo rimanga nell’immediato futuro.
A parte lo stato confusionale della Giunta regionale, vogliamo far presente all’assessore che ora non svolge più un ruolo comunale, ma ha assunto quello regionale, molto più ampio e complesso: le contrapposizioni fra città e territori sono del tutto dannose e inutili.
Inoltre suggeriamo ai nuovi governanti che sarebbe utile e politicamente corretto, anche rispetto ai cittadini, che tutte le decisioni più importanti vengano prese nel solo interesse degli Umbri con la partecipazione democratica prevista dallo Statuto regionale.
Ci possiamo sbagliare, ma già ci sembra che questa amministrazione, più che progettare il futuro, rendendo l’Umbria migliore, sia preoccupata di annullare tutti i risultati positivi della passata gestione, e di consolidare il potere. Sarebbe un errore politico micidiale per la democrazia e un danno per il tessuto politico, sociale e di sviluppo dell’Umbria, non facilmente rimediabile.

Giuseppe Mattioli
La Sinistra per Perugia

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