La Marcia Perugia-Assisi assume quest'anno un carattere di risposta urgente e di massa alla pericolosa deriva anti-umanitaria prodotta non solo dai noti e quotidiani proclami del Ministro dell'Interno ma anche da atti concreti, l'ultimo dei quali la drammatica vicenda della nave Diciotti. Dovremo essere in tanti il 7 ottobre, dovremo unire cuori e risolutezza per dire con forza che l'Italia non è quella auspicata dai razzisti bensì un Paese che fa dell'accoglienza il cardine della propria identità, un lavoro di coscienza e civiltà che riguarda tutte e tutti. Ma c'è di più. Dovremo marciare anche oltre il 7 ottobre. Con idee, presenza, passione costanti. Occorrerà non smettere di stare “sul pezzo” della pace e dei diritti in ogni momento della nostra esistenza. Incontriamo le persone e raccontiamogli cosa significa convivere e quanto questo sia molto più stimolante e ricco di vita dei muri e della primitiva cultura del sospetto. L'ANPI ci sarà il 7 ottobre. Con folte delegazioni. Conl'entusiasmo, la generosità e il senso di responsabilità che ci hanno trasmesso le partigiane e i partigiani.

Carla Nespolo
Presidente nazionale ANPI

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