di Vito Nocera.

Si parla in rete di un breve ma limpidissimo articolo scritto ieri dal professor Luciano Canfora per un grande quotidiano italiano.

Vediamo, in sintesi, Canfora cosa scrive.

Spiega che la nozione di fascismo e' stata declinata da sempre in due diversi modi.

Uno e' il fascismo italiano storicamente definito.
L'altro e' quello del " fenomeno fascismo " che - scrive Canfora - si e' venuto manifestando in forme aggiornate ben al di la' delle formazioni neofasciste.
Il fascismo e' un modo di affrontare la gestione della societa' di massa - ci spiega Canfora - mescolando sciovinismo ( contro falsi bersagli ) e welfare ( purche' non intacchi il grande capitale ).
Oggi il nuovo successo di un tale esperimento e' agevolato dal baratro che si e' aperto tra " sinistra " e " popolo ".
Nella abdicazione della " sinistra " oggi sono i nuovi movimenti fascistici ( cioè che non si definiscono fascisti ma che di fatto ne usano tutti gli ingredienti ) a lucrare su un disagio sociale vero.
A cio' concorre la linea dei Paesi guida dell'Europa rispetto al peso che su Paesi piu' in difficolta' come il nostro esercita il fenomeno storico della migrazioni.
Questo quadro - dice Canfora - per i movimenti fascistici e' un dono.
Il "popolo" che dicono di voler difendere e' attaccato da due lati (l'Europa del rigore che demolisce il welfare e la guerra coi poveri esterni).
E su entrambi i fronti i movimenti fascistici mostrano di difendere il " popolo " , coniugando la guerra alla elite eurocratica con la facile e trionfante xenofobia.

Fu difficile - ricorda - Canfora contrastare questo efficace melange al tempo del fascismo storico.

Così sara' difficile oggi.

La migrazione in atto esaspera quegli stessi ceti deboli che la " moneta unica " ha penalizzato, ne discende vasta possibilita' di consensi per movimenti che accendono i riflettori su questi due disagi.

L'uso analogico di tale categoria definitoria - conclude Canfora - fa riferimento non gia' alla presa del potere, bensì, specificamente a quello che Da Felice chiamo' " fascismo regime " e al blocco sociale che , come regime, esso seppe egemonizzare. Insomma quel fascismo di cui era entusiasta Chuchill nei tardi anni venti e che piaceva agli Usa nei pieni anni trenta.

Questo, molto in sintesi, e' cio' che ha scritto Canfora.

E che questo sia esattamente il quadro dentro cui si riconosce l'attualità di Europa (e Italia) e perfino degli Usa , lo comprende anche un bambino.

E qui da noi il capo Leghista al governo interpreta alla perfezione questa fase.

A sinistra c'e' ancora confusione (e illusione) ma e' questo quadro che siamo chiamati con intelligenza a contrastare se vogliamo salvare la democrazia e con essa la possibilita' vera di aggredire anche le diseguaglianze.

Aprire gli occhi - infine - tocca anche all' universo cinque stelle.
Finito l'illusorio giochino del ne' di destra ne' di sinistra, ormai a rimorchio di un governo di destra radicale e lepenista. 

E perfino infrantasi la pretesa infantile di diversita' antropologica, se ci sono forze, elettori, anche settori del movimento stesso, non dico di sinistra ma almeno democratici, e' l'ora che si facciano sentire.

E' l'ora di disertare.
 

Immagine di Edwige Galluzzi - Opera propria, CC BY-SA 4.0

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