di Franco Calamida

Credo vi siano molte diverse valutazioni sulla ragione della sconfitta . Giustamente , le idee sono molte. Inoltre è evidente che quella che per noi ( quelli della lista unica) è stata una sconfitta per altri è stata una vittoria . Ora abbiamo , schematicamente , da una parte i centri sociali, non tutti , alcuni movimenti ( sebbene deboli , purtroppo) ,gruppi antagonisti e Rifondazione comunista. Dall'altra tre formazioni politiche e un numero consistente , credo 90 , di parlamentari . Certo avranno inciso i personalismi , ma è anche evidente che le culture e le opzioni politiche delle due parti sono divergenti, profondamente divergenti . In passato per le divisioni ciascuno accusava l' altro ( "Io sono unitario , è lui che rompe" ) , in questo caso invece solo di sfuggita si è espresso questo tipo di critica simmetrica. Che comunque non spiega nulla. In realtà ad una vasta maggioranza , in entrambi i fronti , andava bene e va bene così , cioè più liste. E'razionale ? No ; ma è così. Non è saltato il tavolo di confronto perchè non c' è stato alcun tavolo . Nel senso proprio e politico del termine . Ho scritto "Basta volerlo" . Già . Il fatto è che molti , troppi non lo volevano . E noi unitari , in minoranza , siamo troppo deboli , purtroppo . Noi siamo gli sconfitti. Basta saperlo e dirlo . E non è il caso di lamentarsi . Divisi solo i vertici ? E chi lo sa . Forse anche alla base non c' è stata adeguata convinzione. Certo non entusiamo. Tutti si appellavano e citavano il "basso" ( "liste e programmi van fatti dal basso ", "l unità va fatta dal basso ecc ecc ." ) , tutti i documenti lo affermavano in forma perentoria . Ebbene e se fosse che : il "basso" non c ' era e non c'è ? C'è stata la necesaria mobilitazione diffusa , la partecipazione convinta e impegnata ? No , direi di no. Questo è il punto : non c' è stato un forte movimento di massa per la lista unica . Sarebbe bastato ? non so . Certo era necessario , sufficiente non lo sapremo mai. Sono stato tra i convinti sostenitori della lista unica ; abbiamo fatto bene a far ciò che abbiamo fatto , non sottovaluto lo sforzo prodotto dai pochi e poche convinti , ma ha prevalso la delega e lo "stare a vedere" anche nei partiti e nei Comitati di Mic . Oltre queste aree di tenue militanza ha prevalso l' indifferenza . Ha prevalso il " ne ho piene le palle" " è tutta una presa in giro " " sono tutti eguali , pensano solo alla poltrona " "sanno solo dividersi " ( in questa affermazione però c'è del vero) ., "i partiti fanno schifo, tutti" , ecc ecc. L' antipolitica ( o l'agnosticismo) segna settori vasti della società . Sconfitti non vuol dire però che abbiamo fallito.C'è differenza tra sconfitta e fallimento . La questione della costruzione di una ( non c'è credibilità se non è una, ora e sempre ) forza politica di sinistra alternativa ( termine forse da aggiornare) resta aperta . Non crescerà certo con solida struttura democratica e valide prospettive , su due gambe così divaricate. E la scadenza delle elezioni non e' il momento migliore per avviare il percorso. E' come decidere di partire per una scampagnata perchè piove a dirotto , tira un ventaccio che ci si regge a fatica , si sentono i lupi ululare nel bosco . E poi dire : " Perbacco , ci siamo bagnati" . Non è razionale . Appunto.

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