di Vito Nocera.

Dire qualcosa sulla Finanziaria che il governo ha approvato e' ancora difficile, troppa confusione, cose messe li per parlare ai propri elettori, conti ancora da capire e da fare.

Tuttavia sarebbe un grave errore valutarne solo i singoli provvedimenti. La manovra esprime una visione politica ed e' da lì che bisogna partire.

E la cultura che esprime e' quella delle destre piu' radicali e pseudorivoluzionarie.

Questo va detto con nettezza e chiarezza, altrimenti sei costretto - come fanno alcuni - a criticare lo sforamento del deficit o - come fanno altri, qualcuno anche a sinistra - a scambiarla per buona perche' contiene qualche misura sociale.

Il fatto e' che sempre le destre di ispirazione antagonista mescolano un po' di assistenza e condoni con cui fanno consensi. 
E consensi fanno anche con la diffusione di culture persecutorie e razziste nei confronti di minoranze e immigrati .

Queste destre radicali pero' mai toccano 
un' unghia dei ceti possidenti piu' ricchi, che - anche storicamente - non sono i loro avversari ma semmai i loro piu' tradizionali alleati.

Mandare in pensione a una eta' piu' giusta o anche erogare un vero reddito di cittadinanza sarebbero obiettivi necessari, ma le risorse non puoi farle a debito sperando in una crescita economica che , coi venti di crisi dell'economia europea che tornano minacciosi , difficilmente arrivera'.

D'altra parte se non tocchi per nulla la grande quantita' di evasione fiscale, ne' fai neppure una modesta patrimoniale ,con l'aumento del debito non fai un dispetto all'Europa ma lo scarichi su una giovane coppia che paghera' di piu' il mutuo per comprare casa e sul lavoro per le maggiori difficolta' delle imprese ad accedere al credito.

Senza contare che un vero reddito di cittadinanza non puo' essere concepito come un controllo autoritario sul modo di spendere con un tesserino magnetico.

In questo modo anche scelte giuste mirano a una visione totalitaria piuttosto che a far crescere l'autonomia di un corpo sociale.

Il fatto che tra i cinque stelle vi siano ( sempre meno pero' ) anche ispirazioni in qualche misura riconducibili a contenuti di sinistra significa poco.

Non vorrei fare paragoni inopportuni, ma anche il fascismo nella sua fase movimentista e rivoluzionaria, prima di diventare regime, si trovo' spesso a fianco di forze sindacali e socialiste.

La verita' e' che questo e' un governo insidioso che sta approfittando del rigore eccessivo che e' stato imposto all'economia e al Paese negli ultimi anni per trovare consensi per il prossimo voto europeo.

L'obiettivo - temo - e' stravincere quel turno elettorale e trovare così nuova forza per cambiare i connotati democratici e costituzionali all'Italia.

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