ASSISI - Il fenomeno si è ripetuto. Tutti in attesa, a Santa Maria degli Angeli, per il fenomeno astronomico dell’Immacolata (8 dicembre), quando alle 15,30  i raggi del sole, entrando attraverso il rosone della basilica, illuminano la parte alta della Porziuncola e la statua della Madonna posta nell’abside dietro l’altare maggiore.

L’anno scorso l’avvenimento - di cui ci si è resi conto casualmente - era stato celebrato con un convegno, proprio nelle ore successive al fenomeno, nella sala delle Fonti Medicee, organizzato dalla locale Pro Loco e dal gruppo Amici del Vento di Assisi. Tra i relatori frate Angelo Gatto ofm cappuccini, Claudio Pace e i professori universitari Nicola Cavalagli e Elvio Lunghi.

Il processo astronomico venne scoperto alcuni anni fa dall’imprenditore Marcello Betti, che seduto in chiesa, durante una messa funebre, si rese conto della particolarità, che tra l’altro dura alcuni giorni prima e alcuni giorni dopo la festa dell’Immacolata.

La particolarità non é un fatto nuovo e gli antichi costruttori utilizzavano l’allineamento e la disposizione di costellazioni e pianeti nell’edificazione di monumenti astronomici (Stonhenge in Inghilterra, per esempio) e di edifici religiosi. Ad Abu Simbel, in Egitto, i raggi del sole due volte all’anno (il 22 febbraio e il 22 ottobre) penetrano nell’edificio scavato nella roccia ed illuminano, per 20 minuti circa, il volto del grande faraone Ramsete II.

Per quanto riguarda la basilica di Santa Maria degli Angeli non é chiaro, almeno allo stato, se il fenomeno sia casuale o sia stato previsto dai costruttori, che eressero la chiesa - progettata da Galeazzo Alessi e con lavori eseguiti da Girolamo Martelli, Giacomo Giorgetti e forse Giulio Danti - e la completarono nel 1679.

Di certo, ogni anno, rappresenta uno spettacolo insolito e suggestivo che richiama fedeli e curiosi.

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