di Vito Nocera.

Il Pil (prodotto interno lordo) non e' l'unica misura per indicare il benessere di un Paese ma un po' fa impressione leggere che il calo del Pil italiano nell'anno in corso sarà piu' del 10%.
Se poi butto uno sguardo al lavoro vedo centinaia di vertenze, spesso disperate.
Solo da noi piu' di duecentomila persone in cassa integrazione a settembre.
Per non dire di inoccupati e disoccupati di lunga durata e di giovani precari.
Tanti addetti a lavori innovativi e qualificati ma anche a mansioni segnate da forme di vero e proprio nuovo schiavismo.
Domani sul lavoro si manifesta.
a Napoli arriva Landini a nome di tutti e tre i sindacati. Bene.
Anche se il segretario Cgil sa che è quella composizione di classe del nuovo lavoro contemporaneo - e che il sindacato oggi ancora non rappresenta - che deciderà nel prossimo futuro della forza e tenuta dell'economia e della democrazia italiana.
In queste condizioni davvero i soldi europei del Recovery possono diventare una vera occasione.
Non e' che l'Europa te li da per ogni cosa. Serviranno progetti e idee serie.
Digitale, infrastrutture, istruzione e quant'altro
per ora sono solo bei titoli, troppo generici per capirci qualcosa.
Ci vorrà serieta' per parlarne col Paese e le sue rappresentanze.
Sindacati, sindaci, Regioni, forze sociali. Associazioni e Imprese .
E forze poltiche, opposizioni comprese.
Non certo come gli "Stati Generali" di cui nessuno ricorda piu' nulla.
L'impressione e' che discuterne ora a due giorni di un voto importante sia un po' mettere le mani avanti.
Peraltro illusorio.
In ogni caso gli esiti dei due voti di domenica costringeranno a riflettere tutti.
Sorprende che preoccupazioni così neppure sfiorino certi dirigenti politici nostrani.
Si prenda il giovane segretario PD, Sarracino. Ci e' ricascato .
Invece di essere preoccupato da tutti questi problemi sociali delicati, o almeno di lavorare ventre a terra per le regionali campane ( forse addirittura le uniche in cui il centro sinistra puo' spuntarla ).
Sarracino che fa? Si mette a parlare di primarie napoletane e, peggio ancora, di vuote formule di alleanze.
Politicismo allo stato puro.
Davvero pare non abbia imparato niente dal fallimento del metodo Ruotolo.
Gli sta bene beccarsi così le legnate di Bassolino, che con sobrietà ed esperienza sottolinea come la citta' sia in balia degli eventi , sola nelle sue sofferenze, con maggioranza e opposizione entrambe allo sbando.
Non e' mia abitudine sparare sulla croce rossa ma De Magistris e Clemente vanno via senza neppure essere riusciti a salvare il Gridas di Secondigliano. La bella creatura dell'artista Felice Pignataro.
A proposito, alla compagna, Mirella La Magna e al caro Severino Mastrogiacomo, invio tutto il mio affetto, e per quel pochissimo che conta il mio convinto sostegno .
Bella l'intervista di ieri di Mentana al ministro Speranza. Il ministro e' bravo, bravissimo. E anche in chiave politica ha capacita' non comuni.
Perfetta la sua risposta sul referendum.
I cittadini valuteranno in piena coscienza e il governo non c'entra assolutamente niente.
Peccato che tutti, da Zingaretti a Bersani, non facciano altro che motivare, con le contorsioni piu' strambe, il loro si per non indebolire il governo.
Speranza non li sente? Bravo si ma forse un tantino anche sordo o un po' ipocrita.
E allora, almeno in questo occasione, meglio Veltroni.
Che il suo no non ha avuto alcun imbarazzo a dichiararlo.

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