Dove sarebbe la novità?
di Mario Bravi - IRES CGIL UMBRIA
La Camera di Commercio annuncia come grande novità il fatto che in Umbria tra agosto ed ottobre si prevedono 11 mila assunzioni ( di cui il 70%precarie).A parte l'estrema fallacia di questi oroscopi viene da dire dove sarebbe la novità? Ricordiamo ( dati INPS) che sempre in Umbria tra gennaio e maggio 17 ci sono state 31 mila attivazioni( chiamate assunzioni) quindi 6 mila al mese l 80%delle quali precarie! Adesso se né prevedono addirittura di meno (4 mila).Ma il punto vero è un altro : non si può parlare di attivazioni senza tenere conto delle cessazioni ( licenziamenti) che sono praticamente dello stesso numero e soprattutto che non si tratta di assunzioni vere visto che solo 1 su 5 viene assunto con il contratto a tempo indeterminato ( senza art 18)! La realtà vera e ' questa ed ed è drammatica! Lo storytellingi diventa solo una presa in giro!
Mercoledì
16/08/17
12:53
Con tutto il rispetto, da persone come Bravi mi aspetto casomai un profondo mea culpa per aver sostenuto ed alimentato per decenni un sistema completamente squilibrato dove i diritti che venivano acquisiti (in se anche giusti se il contesto fosse stato diverso) per la propria parte sociale (che non è il mondo del lavoro ed i lavoratori nel loro complesso, ma solo un segmento di questi) erano a totale debito della società senza contropartita alcuna (doveri) e soprattutto senza disponibilità finanziaria scaricando - immoralmente - sulle generazioni future i costi che oggi NOI ci troviamo a pagare (a partire dalle sproporzionate ed immeritate pensioni dei tanti Bravi). Se l'Italia affronta questo difficile momento globale con più difficoltà di altri paesi è per colpa del debito insostenibile che e Bravi & co. hanno generato. Se vuole essere dunque di una qualche utilità ed in qualche misura contribuire a rimediate ai danni che lui e quelli come lui hanno fatto, propongano soluzioni praticabili nel contesto dato e soprattutto dicano chiaramente a quella parte di lavoratori/elettori a loro vicini che adesso devono imparare ad adattarsi (a partire dalla soppressione della cassa integrazione come forma di ammortizzatore sociale, buttando soldi in attività decotte che mai si riprenderanno o a sovvenzionare il mantenimento di posti di lavoro in aziende in fase di ridimensionamento con i soldi dei contribuenti solo per evitare a qualcuno di darsi da fare come altri fanno da sempre) perché loro hanno già avuto più di quanto fosse stato possibile anziché continuare a lamentarsi ed a delegittimare l'unico centrosinistra che sta facendo qualcosa per rimediare ai loro danni.
Mercoledì
16/08/17
12:41
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