di Leonardo Caponi.

Lo sbando totale nel quale è precipitato il Pd umbro e che ha avuto il suo culmine orribile nella seduta del Consiglio regionale che ha respinto le dimissioni della Presidente, non potrà non avere drammatici effetti sulla residua credibilità e il consenso elettorale di un partito dove smarrimanento, conflitti, caduta di ogni bussola politica, si somma e rende possibili inconcepibili atti di sopraffazione delle rappresentanze istituzionali sul corpo politico che li ha eletti che, ai tempi della politica con la P maiuscola non sarebbero stati nè immaginabili, nè ammessi. Le obiezioni e gli interrogativi che intendo proporre, a caldo, in questa sede non riguardano tanto il merito e la giustezza delle dimisssioni della Marini (io le avrei comunque ritenute necessarie e date), quanto elementi di "corollario" che sono emersi e che hanno un valore decisivo per la ricostruzione di una identità ferita di un partito. 
Primo elemento mi pare sinceramente incredibile e contraria a ogni teoria e prassi, pur modernista di una forza politica, il fatto che una rappresentanza istituzionale e la sua presidente avochino a se, in nome di un esasperato e delirante concetto di autonomia, il diritto di prendere una decisione importante a prescindere dall'opinione del corpo politico che l'ha eletta infischiandosene completamente del Commissario nominato per riparare ai danni da essa stessa causati e dalla Direzione nazionale del Pd. Io, fossi stato in Verini, da 'sto mo' che mi sarei dimesso.
Mi pare altresi squallido, umiliante e anche gravemente lesivo per la figura della protagonista (lo dico anche con affetto) che la Presidente Marini, prima dia le dimissioni, poi per un lungo periodo asserisca di volerle confermare e poi, all'ultimo secondo, ci ripensi, con l'aggravante di votare su se stessa e a favore di se stessa. Motivi tecnici?! Ma non scherziamo! Quando un leader vota su una questione che lo riguarda è un atto scandaloso e (scusate la caduta di stile) sputtanante.
Catiuscia (la quale a questo punto è evidente che voglia rimanere a dispetto dei santi) commette, in questo modo,un grave errore politico, caricando su se stessa l'intera responsabilità di un futuro che, comunque lo si giri, non sarà buono.
Ma, come detto, sono cose che accadono alla fine di un impero o di un regime. 
Alternativa di sinistra cercasi.

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