Il coronavirus non ferma la campagna elettorale americana. Domani, 10 marzo, sarà la volta del Mini Super martedì delle primarie a stelle e strisce. Si voterà, infatti, in: Idaho, Michigan, Mississippi, Missouri, North Dakota e Washington. La corsa alla nomination democratica è diventata un fatto a due, tra Bernie Sanders e Joe Biden, anche se resta in gioco ancora Tulsi Gabbard rappresentante delle Hawaii. Il post Super Martedì ha incrementato le file di quanti hanno deciso di ritirarsi: Amy Klobuchar, Pete Buttigieg, Elizabeth Warren e Michael Bloomberg. Bloomberg nonostante abbia speso una cifra ragguardevole per la campagna elettorale, entrando in competizione solo martedì 3 marzo, la sua strategia non ha prodotto gli effetti auspicati.
L’attenzione di tutti si sta concentrando sul Michigan (125 delegati da assegnare), con Detroit che rappresentava il centro dell’industria automobilistica, e dove nonostante il salvataggio messo in pratica dall’amministrazione Obama gli effetti della crisi 2007/2008 hanno colpito pesantemente i lavoratori. Durante la corsa delle primarie 2016 il duello tra Sanders e Hillary Clinton aveva riguardato in questo stato proprio l’intervento pubblico per il salvataggio dell’industria automobilistica. Alla fine ebbe la meglio la posizione del senatore del Vermont che si aggiudicò la vittoria.
Joe Biden, con la vittoria in South Carolina e in dieci stati del Super Martedì, è passato da essere ‘sleepy Joe’ come lo aveva definito Trump a ‘joemomentum’. I sondaggi lo danno come favorito nella competizione del Midwest industriale. In queste ore l’ex vicepresidente sta chiamando all’unità il partito, proprio per continuare a dialogare con l’elettorato moderato.
Bernie Sanders sta imprimendo una decisa svolta alla sua campagna per allargare in modo trasversale il suo elettorato. ‘Zio Bernie’ ha ancora buone possibilità di aggiudicarsi la nomination. Dovrà avere, indubbiamente, maggiore sostegno dai giovani. Poiché, per il momento, partecipano con entusiasmo alle assemblee, e lo stesso entusiasmo lo dovranno riversare nel voto. Un punto di forza, anche grazie al sostegno di Alexandria Ocasio Cortez, è il coinvolgimento degli ispanici. Appare come l’unico che possa dialogare con quanti hanno risentito pesantemente della crisi economica. Molto dipenderà anche da come deciderà di muovere il suo elettorato Elizabeth Warren, al momento la senatrice del Massachusetts non ha dato indicazioni.
Come da programma, è iniziata anche la partita per la scelta del vice, ipotizzata adesso come una donna giovane: Bernie Sanders potrebbe optare per Nina Turner o Tammy Baldwin. Mentre, Joe Biden potrebbe scegliere tra Kamala Harris, Stacey Abrams, e Amy Klobuchar. Quest’ultima, nella fase del suo ritiro dalle primarie, ha dichiarato pubblicamente il suo appoggio per Biden.

Fosco Taccini

 

 

 

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