di Roberto Musacchio.

100 anni dopo, cosa c'è di quella Rivoluzione dell'ottobre del 1917 nell'"Europa reale" di oggi? Molto e il suo contrario. Provo a spiegarmi. La Rivoluzione Russa nasce nel fuoco della prima Grande guerra sorta nel cuore dell'Europa e fattasi Mondiale. Un Movimento che Marx pensava oltre Stati e confini, di "proletari di tutto il Mondo uniti", arrivava a fare la sua prima Rivoluzione in un grande Paese a metà tra Europa ed Asia. E quello Stato che ne sorse, l'Urss, segno' profondamente anche il secondo grande conflitto anch'esso nato dall'Europa arrivando ad incendiare il Mondo. Fu poi la sua caduta, a partire dal Muro, ad aprire la strada a ciò che l'Europa e' oggi. Il secolo breve in realtà si è fatto assai lungo. Possiamo vederlo, per non disperdere il senso, come una partita tra Rivoluzione e Restaurazione che ha nell'Europa uno dei suoi campi di battaglia ma che sta nel Mondo. Tra la Prima e la Seconda delle grandi guerre fu il nazifascismo la reazione estrema alla Rivoluzione. Dopo la seconda nasce invece l'Europa del compromesso sociale più avanzato. Purtroppo la Rivoluzione era tragicamente soffocata nelle spire terribili dello stalinismo e poi nella stagnazione. Ma non si può neanche immaginare ciò che si è realizzato in Europa senza quell'evento. E cosi' e' per i grandi movimenti di liberazione che provarono a ridare alla Rivoluzione la sua dimensione Mondiale. Quella Europa provo' anche a riproporre questo respiro. Ci provo' Berlinguer. Ma anche Brandt e Palme. Ci provarono i nuovi movimenti che diedero vita al '68. Ma poi fu di nuovo il tempo della Restaurazione. L'"Europa reale",quella che viviamo oggi diviene terreno privilegiato della globalizzazione liberista. Ma questa Europa così nega se stessa. E infatti la Restaurazione attacca addirittura le sue Costituzioni. Perché siamo arrivati a questo punto? Perché la Rivoluzione si è chiusa nella dimensione statuale contraddicendo il suo essere Movimento di liberazione. Tragicamente nell'Urss. Sterilmente nella dimensione Europea dove la Restaurazione ha costruito l'Europa reale in rottura con il compromesso sociale raggiunto nelle dimensioni nazionali e che non si è saputo riproporre su quella Europea e globale. Una Rivoluzione che si chiamava mondiale se non sa esserlo viene alla fine sconfitta da una Reazione che pratica la globalizzazione. Ecco perché il secolo lungo non è finito. "Tornare alla Rivoluzione" serve oggi perché ciò che è indispensabile e' riproporla come cambiamento generale del Mondo. E di questo cambiamento la lotta per liberare l'Europa e' un pezzo fondamentale, il nostro "che fare" di oggi.

Condividi